Inizio con una domanda in realtà retorica: chi si occupa di movimenti – e in particolare di ambiti quali l’ecologia, l’antagonismo alla globalizzazione, le biotecnologie al servizio di multinazionali – non dovrebbe ormai essersi abituato alla tecnica della sussunzione? Il tema poi delle manipolazioni genetiche, in particolare applicate al cibo, agli inizi degli anni Duemila fu un tema portato letteralmente all’emergenza mediatica da parte dei movimenti. Per questo poi diventò tema scottante anche per la politica mainstream e divenne oggetto di dibattiti anche raffinati su quali siano i cosiddetti limiti della scienza, parola che usata in questo modo a livello letterale non vuol dire niente, in realtà figura retorica (la metonimia è: “la scienza dice che…” e si traduce “alcune persone collegate con alcuni studi scientifici dicono che…”).
La sussunzione consiste in questo: un antagonismo che non si può combattere lo si aggira, lo si addolcisce, lo si fa diventare digeribile per una parte di quella popolazione o per quei settori della società civile che erano stati il problema. Forse è solo il mio pensiero di “militante antiglobal” la cui vita è stata modificata dall’assunzione di responsabilità rispetto a questi temi, tanto da non aver più creduto – dopo quell’epoca con epicentro nelle giornate del G8 di Genova 2001 – che potessero essere de-politicizzati i temi che riguardano tutti i tipi di scelte di consumo o non consumo (e la questione si estende non solo ai beni alimentari, ma anche alla produzione capitalista in generale, al rapporto dell’essere umano postmoderno con la t/Terra, alla questione hi/bio-tech e a quella medico-scientifica a tutto tondo che è anche inevitabilmente questione filosofica e culturale).
Per capire meglio la situazione attuale ho pensato di chiedere lumi ad Antonello, che è un compagno di lotte, ha anche competenze biotecnologiche e in questi mesi ha le mani in pasta nelle battaglie di contrasto alla diffusione dei cosiddetti nuovi OGM (Organismi Geneticamente Modificati), noti anche come TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) o NBT (New Breeding Techniques).
Gianluca Ricciato
Continua: https://www.labottegadelbarbieri.org/la-trappola-dei-nuovi-ogm/
Nessun commento:
Posta un commento