giovedì 5 dicembre 2013

Impollinazione e vita - Aiutare le api per aiutare noi stessi



Siamo lieti di comunicare che il prossimo 11 dicembre 2013, con lo scopo di tutelare maggiormente le API e tutti gli altri IMPOLLINATORI si terrà a Bruxelles una riunione per discutere le nuove linee guida proposte dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Dati i molteplici servizi che gli Apoidei rendono agli esseri umani, e poiché è sempre più riconosciuta la loro importanza negli ecosistemi e nelle catene alimentari, la loro protezione si rivela essenziale.

Affinché l’iniziativa dell’EFSA abbia successo, occorrerà  supportarla anche con l’adesione di un cospicuo numero di Specialisti, Associazioni, Enti, Comitati, autorevoli personalità, ecc. che abbiano a cuore la tutela della biodiversità e, di conseguenza, la salvaguardia dell’ambiente e della nostra stessa salute.

Partecipare a questo attuale progetto di consapevolezza e civiltà, è molto semplice, infatti sarà sufficiente rispondere  a questa mail, sottoscrivendo la seguente formula:

“Come Associazione… Comitato… Università.... ecc..
Professore, Ricercatore... (specificando la qualifica)
Aderiamo/aderisco
alla Campagna dell’EFSA per la tutela degli APOIDEI,
attraverso l’utilizzo di Protocolli Sperimentali adeguati”

Fiduciosi nell’accoglienza di questo appello, che divulghiamo volentieri, anche a nome dei Promotori, ringraziamo per la cortese attenzione, e porgiamo i nostri più cordiali saluti.
La Segreteria del Comitato “W la Terra”  -  wlaterra@gmail.com

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Oggetto: linee guida EFSA per gli Apoidei

L’11 dicembre 2013 si terrà a Bruxelles una riunione per discutere le nuove linee guida proposte dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Tali linee guida forniranno i dettagli per effettuare i test di tossicità al fine dell’approvazione delle sostanze ad azione insetticida. Tali linee guida, seguendo le informazioni scientifiche raccolte e pervenute recentemente dai principali gruppi di studio sull’argomento, risultano più restrittive, rispetto alle precedenti, per quanto riguarda i limiti massimi consentiti delle sostanze insetticide impiegate in agricoltura. Le informazioni scientifiche aggiuntive riguardano in particolare gli studi condotti sulla tossicità a lungo termine per le api da miele, i bombi e le api solitarie.

Il precedente modello UE di valutazione del rischio per le api mellifere non teneva pienamente conto dei rischi derivanti dall’esposizione cronica o ripetuta ai pesticidi, né dei potenziali rischi per le larve1.

Le nuove linee guida colmano queste lacune, oltre ad aggiungere modelli specifici per i bombi e le api solitarie, propongono inoltre un nuovo metodo per valutare l’accettabilità del danno potenziale alle api causato dall’uso di un prodotto fitosanitario.

I presupposti scientifici che costituiscono il fondamento delle linee guida sono stati richiesti dalla Commissione europea e rispondono alle preoccupazioni sempre più diffuse tra i Membri del Parlamento europeo e le associazioni di apicoltori circa l’adeguatezza dell’attuale modello di valutazione del rischio.
Come suggerito dalla Commissione europea, gli esperti scientifici hanno esaminato in dettaglio quattro ambiti chiave:
  • gli effetti cronici e acuti dei pesticidi sulle api, in particolare per quanto riguarda la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie;
  • le modalità di valutazione degli effetti a lungo termine relativi all’esposizione a basse concentrazioni;
  • l’esigenza di considerare gli effetti cumulativi e combinati di diversi pesticidi;
  • i protocolli di test esistenti ed eventuali nuovi protocolli che tengano conto dell’esposizione delle api ai pesticidi attraverso il nettare e il polline.
I modelli (Specific Protection Goal, SPG), fissati in consultazione con i gestori del rischio hanno definito il livello massimo accettabile di danno che può essere causato alle api, misurato rispetto a una serie di “caratteristiche da proteggere”. Per le api mellifere, queste sono:

  • sopravvivenza e sviluppo delle colonie;
  • salute delle larve;
  • comportamento delle api;
  • abbondanza di api;
  • abilità alla riproduzione.

Gli esperti dell’EFSA hanno messo a punto un modello di valutazione che affronta anche il rischio derivante dall’esposizione a dosi subletali di pesticidi.
Insieme a malattie, parassiti, cambiamento climatico e altri fattori ambientali, tra i quali gli effetti degli organismi geneticamente modificati2, come possibile fattore che contribuisce alla riduzione del numero delle api in alcune aree del mondo, vengono citate anche le irrorazioni di pesticidi impiegate non solo in campo agricolo, ma abitualmente usate come profilassi contro gli insetti considerati nocivi, negli spazi esterni, sia pubblici che privati.
Poiché i dati sui tassi di mortalità dei bombi e delle api solitarie sono scarsi, per queste specie i modelli si basano sui dati utilizzati per le api da miele, applicando un fattore di sicurezza supplementare, per tenere conto delle differenze nella sensibilità ai pesticidi e di elementi quali comportamento in fase di alimentazione e  allevamento.
Ricordiamo che gli apoidei selvatici aumentano complessivamente del 35 per cento le rese di 87 delle principali colture alimentari nel mondo, attraverso il miglioramento qualitativo dei prodotti e la difesa dai patogeni.
Nonostante l’evidente ragionevolezza scientifica delle posizioni EFSA si è formato un fronte compatto da parte delle associazioni di categoria dei produttori di fitofarmaci che osteggiano i contenuti delle linee guida EFSA.
Vista l’importanza delle apoidei negli ecosistemi e nelle catene alimentari e dati i molteplici servizi che esse rendono agli esseri umani, la loro protezione è essenziale. Per migliorare la sicurezza alimentare, proteggere la salute e il benessere degli animali e assicurare un alto livello di protezione dei consumatori dell’UE, le linee guida EFSA potranno svolgere un ruolo importante per garantire la sopravvivenza delle api.
Per questo le Associazioni deli Apicultori richiedono, insieme ad ISPRA, che gli atteggiamenti precauzionali definiti dalle linee guida proposte da EFSA, siano applicate ai fini della valutazioni dei singoli prodotti relativamente alla tossicità sugli apoidei.

Per informazioni:

Pietro Massimiliano Bianco (Dipartimento Difesa della Natura, ISPRA) Tel. 06 5007 4473 (ore 8-16) Cell. 329 4951403 (ore 8-22) E-Mail: pietro.bianco@isprambiente.it
Valter Bellucci (Dipartimento Difesa della Natura, ISPRA)
E-Mail: Tel. 06 5007 4610 (ore 9-17) valter.bellucci@isprambiente.it

1Vedi: Pesticidi e api: l’EFSA completa le nuove linee guida. http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/130704.htm, 4 luglio 2013
2 Pesticidi e salute delle api: l’EFSA esamina le più recenti conoscenze scientifiche. http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/120523a.htm

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Con l'adesione della Rete Bioregionale Italiana e del Circolo vegetariano VV.TT.

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