La battaglia degli apicoltori per
salvare le api dai pesticidi e il miele dalla contaminazione Ogm (Organismi
geneticamente modificati) riparte dal Parlamento europeo di Bruxelles. A
discuterne la commissione petizioni, che ha annunciato un nuovo studio sul dossier
entro marzo.
Oltre 300 mila firme raccolte dall'Unione degli apicoltori francesi (Unaf), fra cui quelle di Unaapi e Conaapi in Italia, per vietare l'uso del mais MON 810, bloccare le autorizzazioni di altre colture Ogm con un impatto su nettare e polline e portare a termine una valutazione rigorosa dell'impatto delle piante transgeniche sugli alveari. La commissione petizioni dell'Europarlamento ad oggi ''non ritiene giustificato'' il divieto dell'uso di Ogm, ma è pronta ad adottare misure in futuro. Insomma, la questione resta sul tavolo.
Un'altra petizione promossa da una piattaforma spagnola di associazioni di
consumatori e ambientalisti, sostenuta dagli apicoltori francesi, ha chiesto
invece il divieto del commercio di pesticidi, in particolare quelli che
contengono neonicotinoidi, accusati della forte mortalità di api nell'Ue.
''Dopo il rapporto dell'Efsa sugli effetti dei nonicotinoidi - ha spiegato
Olivier Belval, presidente dell'Unaf - serve una decisione urgente''. I verdi
europei hanno adottato entrambe le petizioni, lanciando una campagna ad hoc,
all'insegna dello slogan ''Date alle api una chance: No agli Ogm, no ai
pesticidi''.
Fra le richieste, il passaggio ad un'agricoltura sostenibile
"amica delle api" e l'obbligo di indicare la presenza di Ogm
sull'etichetta del miele.
Accademia Kronos
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