Venerdì 15
febbraio, l’asteroide
“2012 DA-14”
sfiorerà la Terra
passando a soli 35mila chilometri dalla superficie della Terra, talmente
vicino, da penetrare nel cosiddetto “anello dei satelliti”, ovvero la fascia,
posta a circa 36mila Km d’altezza, in cui orbitano i satelliti geostazionari.
Gli esperti escludono comunque che tale "roccia cosmica" di 50 metri di diametro possa
precipitare sulla Terra, tuttavia non escludono che possa distruggere qualche
nostro satellite. Se dovesse cadere su
una città come Viterbo, ad esempio, la distruggerebbe completamente, ma ciò per
fortuna è escluso. L'asteroide caricato dalla gravità terrestre invece
schizzerà via raddoppiando la propria velocità e finirà forse per intersecare
l'orbita di Venere. Gli esperti tuttavia temono che la dispersione delle sue
polveri possa influenzare il clima terrestre, ma anche qui in maniera quasi
impercettibile, vista la piccola massa dell'oggetto. Questo asteroide è stato
scoperto un anno fa, il 23 febbraio 2012, dall’Osservatorio astronomico di
Maiorca in Spagna. L’evento sarà
visibile anche dall’Italia, basterà guardare il cielo con un semplice binocolo
intorno alle 20 e 30.
Tempesta
Solare di grande potenza. Di questa evenienza se ne parla da tempo perché il
nostro Sole, dopo una prolungata e inusuale quiete ( assenza di macchie solari
), comincia a dare segni di forte turbolenza coronaria, con molti e prolungati
flaire (eruzione di plasma dalla superficie del Sole) che possono spingersi
(vento solare) fin'oltre lo schermo protettivo geomagnetico del nostro pianeta.
Il grande rischio, ipotizzato dagli scienziati, è che una violenta tempesta
solare possa mandare in tilt tutti i nostri satelliti che orbitano intorno al
nostro pianeta. Ciò sarebbe un evento catastrofico perché ormai la nostra
civiltà è fortemente dipendente da queste piccole lune elettroniche (
comunicazioni, controlli meteorologici, guida "cieca" di aerei e
navi, interconnessioni bancarie, ecc, ecc, ).
Su questo rischio solare non si possono fare
previsioni, non si può definire una data, ma solo sapere che comunque una
violenta tempesta solare è prevista tra non molto, forse proprio per
quest'anno. Di ciò ne potremmo avere notizia solo qualche giorno o addirittura
ora prima, niente di più!
Ison per gli astronomi rappresenta
forse la cometa del secolo, infatti nel momento che transiterà più vicina alla
Terra, il 26 dicembre prossimo ( che coincidenza con il Natale! ), il cielo
notturno sarà illuminato come se ci fosse la Luna piena. Ora si trova vicino l'orbita di Giove
e tra breve supererà la cintura degli asteroidi, ma qualche astronomo fa notare
che la forza attrattiva de gigantesco pianeta gassoso (Giove) potrebbe
modificare la sua presunta traiettoria e portarla più vicina alla Terra....(
speriamo di no! ).
Anche questo corpo celeste proviene
dalla nube di Oort, un pò la nursery delle comete, che rappresenta il confine
del nostro sistema solare. Giganteschi corpi rocciosi o di ghiaccio, che
placidamente orbitano in questa nube cosmica, a volte vengono spinti
all'interno del Sistema Solare a causa della forza gravitazionale di pianeti o
di un solo gigantesco pianeta che ancora non siamo riusciti a scoprire, ma che
sappiamo esistere proprio al margine del nostro sistema e che alcuni chiamano
pianeta X o Nibiru. Ciò il più delle volte trasforma questi "sassi
cosmici" in comete. A scoprire
questa nuova cometa è stata la sonda Nasa Deep Impact, il cui nome ci fa
un pò rabbrividire ricordando il famoso film hollywoodiano che narrava la storia di una cometa
che aveva deciso di cancellare la vita sul nostro pianeta. Comunque ci conviene
tenerla d'occhio e scoprire tra un mese se la forza gravitazione di Giove avrà
modificato la traiettoria di questo corpo celeste oppure no, dopodiché tirare
un bel sospiro di sollievo e aspettare Natale prossimo per assistere al più grande
spettacolo del cielo notturno del secolo.
Gabriele La Malfa
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