sabato 5 dicembre 2020

Partecipazione civica e iniziative future nella bioregione Tiberina



Alla quarta istanza di accesso agli atti presentata all’Amministrazione Capitolina per conoscere i costi degli interventi effettuati dalla stessa nel periodo Primavera-Estate 2020 presso la così detta “Piazza Tevere” (banchine e specchio d’acqua sul Tevere fra Ponte Mazzini e Ponte Sisto), la recente ultima risposta di nuovo è che la contabilità di forniture/lavori/servizi non è ultimata, nonostante i molti mesi trascorsi; ovviamente, nell’abituale ottica di “monitoraggio civico”, diffonderemo i dati se e quando li avremo ricevuti.

Zètema Progetto Cultura S.r.l. ha invece fornito ulteriori dati (rispetto a quelli inseriti nel nostro comunicato di inizio Settembre) sugli utilizzi della “spiaggia Tiberis” nel 2020: essendo stata fissata la capienza massima in 200 utenti, e verificandosi un certo livello di turn-over nell’arco della giornata (persone che vengono, persone che vanno), il livello di occupazione contemporanea delle postazioni – nonostante la rarefazione rispetto agli anni passati, causa emergenza covid-19 – si è confermato attorno al 25-30% su tutto l’esercizio, ovviamente in media; il giorno dell’inaugurazione nel 2020 (31-LUG) sono state contate straordinariamente 140 persone in totale (non necessariamente in contemporanea). Il sistema di conteggio implementato sul portale StabilimentiUrbani, promosso da Roma Capitale con l’organizzazione di Zètema, ha dato luogo in generale ad alcune anomalie, riportando per esempio presenze in giorni di chiusura, e la S.r.l. comunale non ha redatto statistiche sui dati ivi riportati ora per ora.


Ricordiamo che il costo in tre anni della “spiaggia Tiberis” è stato di circa 1.000.000 di euro, senza realizzazione del “parco lineare” permanente. Quanto alle presenze in “Piazza Tevere”, Zètema Progetto Cultura S.r.l. – impegnata in analoga gestione, anche per controllo di distanziamento legato all’emergenza covid-19 –, sollecitata a seguito di istanza di accesso agli atti scaduta, non ha fornito risposta alcuna (neanche per fornire diniego motivato) sui “numeri” delle presenze stesse (orarie, quotidiane, totali), pur assai esigui da rilevare, come da documentazioni fotografiche e audiovisive distribuite dagli organizzatori; erano stati visti food-truck sullo storico selciato, evidentemente autorizzati per animare alimentarmente la situazione.


Era stato annunciato che, come rilevante contributo alla sostenibilità ambientale e alla difesa dell’ecumene, il substrato di terriccio, il sistema di irrigazione, il manto erboso e gli alberi in vaso di “Piazza Tevere” sarebbero stati trasferiti a Riva Ostiense, ma non si hanno notizie in merito. Al di là della rilevanza dell’iniziativa, vi è da dire che almeno gli arbusti visti a “Piazza Tevere” non erano piantati col vaso in terra, come invece alla “spiaggia Tiberis”, destinati ogni anno a sicura morte e rimpiazzati (invero non si capisce il senso di salvare le zolle d’erba a “Piazza Tevere” e non gli arbusti alla “spiaggia Tiberis”).

 

Nel contempo, all’avvicinarsi della scadenza del primo triennio del Programma d’Azione del Contratto di Fiume “Tevere a Roma” (Atto d’Impegno Formale firmato in APR-2017 di cui a https://www.comune.roma.it/web/it/municipio-i-progetti.page?contentId=PRG134159 e in particolare a https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/Contratto_Fiume_Tevere_21.04.2018_signed.pdf), si avvia anche a conclusione la lunga attività partecipativa prevista dalla “scheda-progetto” congiunta di Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina dal titolo “Fare comunità” in un progetto di prossimità e coesione a Roma sul Tevere: il progetto di Fondazione di Partecipazione “F.A.RE TEVERE – Fondazione Amici del Tevere”.


A seguito dell’hackeraggio delle settimane scorse sul portale unico dei due Soggetti, si è colta l’occasione per avviarne una totale riprogettazione, finalizzata a seguire dinamicamente la conclusione del progetto di fusione degli stessi nella Fondazione. Peraltro, la comunicazione continua ad avvenire correntemente attraverso “social”, siti connessi (soprattutto di Consorziati), la partecipazione per le interazioni fiumi-mari (in accordo con quanto al Contratto di Fiume) al portale https://www.marinaproject.eu/ sviluppato da CNR-IRPPS (https://www.irpps.cnr.it/sicta/marine-knowledge-sharing-platform-for-federating-responsible-research-and-innovation-communities/) e mailing-list fidelizzata di decine di migliaia di indirizzi, corrispondenti a Persone Fisiche e Giuridiche che speriamo potranno seguire con immutato interesse anche le “vicende” del nuovo Soggetto. La Regione Lazio nel 2020 ha a sua volta deliberato l’istituzione di una Fondazione di Partecipazione denominata “Tevere per tutti”, evidentemente con scopi differenti da “F.A.RE Tevere”, confermando le potenzialità di un simile strumento di animazione territoriale.


L’idea probabilmente comune è di sviluppare il “community management” legato al Tevere e alla bioregione Tiberina, nelle parti di rispettivo interesse, con strumenti innovativi idonei a mettere a frutto al massimo il potenziale delle reti territoriali costruite negli anni – istituzionali, civiche o “miste” che siano –, giungendo magari ad una sintonia che si traduca non in mero atto formale, ma in metodologie efficienti e risultati effettivi.

 

Quanto alle interazioni con altri Soggetti fortemente partecipativi – per così dire – in ottica di “contaminazione territoriale” su temi di coesione e sviluppo sostenibile, l’Associazione Amici del Tevere, dopo aver aderito al Rebirth Forum Roma promosso da Michelangelo Pistoletto e dalla Fondazione Cittadellarte, partecipa al nuovo progetto 100 Panchine per Roma, ivi elaborato. D’interesse particolare, nella situazione attuale, la possibilità di relazioni a distanza con varie Scuole Superiori già coinvolte nei due progetti, evidentemente attrezzate a fini di didattica ordinaria; sarà anche proseguito l’ulteriore progetto bruscamente interrotto, sviluppato con le Medie dell’I.C. “Dionigio Romeo Chiodi”, relativo alla realizzazione di più bozzetti di versioni ad hoc de “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto per dar luogo a installazioni innovative sulle banchine del Tevere a Roma: all’avvio si pensava all’Estate 2020, ma a questo punto, riaggiornando le scadenze, si presenterà anche l’occasione di far rincontrare a Scuola – per una Mostra da realizzare appena sarà possibile – alunni bruscamente divisi dall’emergenza covid-19 (quelli per l’appunto passati alle Superiori).

 

La redazione di Associazione Amici del Tevere – Consorzio Tiberina


Nessun commento:

Posta un commento