venerdì 23 dicembre 2022

La Corte dei miracoli... e i diritti costituzionali violati

 


La Corte non può deludere i suoi sponsor

Che la violazione degli obblighi vaccinali sia arrivata a comportare il divieto di lavorare, è di una illegittimità costituzionale così monumentale da non meritare alcuna dotta riflessione esplicativa.

Nondimeno, dalla corte costituzionale mi aspetto nulla di buono.

Si tratta infatti di un organo il cui difetto di indipendenza é altrettanto colossale.

Cinque componenti sono nominati dal parlamento, cinque dal presidente della repubblica e cinque dalle supreme magistrature.

I primi due terzi sono dunque espressione diretta delle istituzioni controllate e quanto alle supreme magistrature, ho già spiegato più volte che ci si arriva solo se graditi al palazzo.

Quindi la totalità (non la maggioranza) della corte è espressione diretta o indiretta dei poteri sulla cui correttezza costituzionale dovrebbe vigilare.

In questa materia, poi, dove il parlamento, il presidente e le supreme magistrature si sono giocate il tutto e per tutto nello stringersi a sostegno dei continui interventi normativi dal governo, emanati sull’onda della pretesa emergenza pandemica, ebbene la corte non potrà certo deludere i suoi sponsor.

Paolo Sceusa - Il Nuovo Arengario



La verità è che è anche colpa nostra

Con le politiche discriminatorie imposte negli ultimi 3 anni prima e con il pronunciamento  della Corte Costituzionale (sarebbe meglio dire Incostituzionale) poi, molti cittadini si sono resi conto che in Italia i diritti sanciti dalla Costituzione vengono violati

Il punto è che non sono stati violati solo negli ultimi 3 anni.

I diritti, compresi quelli fondamentali, sanciti nella nostra Costituzione vengono violati da più di 30 anni.

Sono stati violati con l’adesione all’Unione Europea e all’Eurozona, cedendo cioè sovranità a enti sovranazionali quando la nostra Costituzione prevede esclusivamente limitazioni della sovranità e solo in condizioni di parità con altri Stati.

Sono stati violati con 30 anni di riforme regressive del mercato del lavoro, con l’accettazione della disoccupazione naturale (NAIRU) e della deflazione salariale (NAWRU) volute dalla UE, quando la nostra Costituzione prevede la piena occupazione e un livello minimo di salari che consenta una vita dignitosa.

Gilberto Trombetta - Antidiplomatico



1 commento:

  1. Il contagio c'è o non c'è...? - Scrive S.N.: “Il progetto di separazione della popolazione procede secondo i piani, e dopo mille giorni vediamo ancora gli stessi personaggi pronunciare le stesse frasi di immunità a tempo, come in un infinito giorno della marmotta: https://www.youtube.com/watch?v=MtGFPoEYNq8 - In un'Italia dove le leggi fossero fatte rispettare, un allarme infondato si inquadra in "turbamento dell'ordine pubblico" e "procurato allarme", se ho studiato bene. E data l'amplia visibilità, prevederebbe l'arresto immediato per reiterazione del reato...”

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