lunedì 5 dicembre 2022

Povera Italia ridotta a base militare dello zio Sam...



L’Italia è cobelligerante con gli USA. Le missioni Nato contro la Russia partono dall’Italia. Da Pratica di Mare, frazione del comune di Pomezia nella città metropolitana di Roma Capitale, partono i Gulfstream E.550: compiono missioni di spionaggio basati sulla piattaforma del jet sviluppato dall’azienda statunitense Gulfstream Aerospace, appositamente modificato e potenziato dalla israeliana Elta Systems Ltd: non sono semplicemente dei “radar volanti”, ma possiedono anche compiti di “gestione” delle missioni alleate nei campi di battaglia e di disturbo delle emissioni elettroniche “nemiche”. Da Pratica di Mare partono i velivoli cisterna KC-767A utilizzati per il rifornimento in volo dei cacciabombardieri, nonché per trasportare i sistemi d’arma “donati” dal governo italiano alle forze armate ucraine e gli uomini, i mezzi pesanti e gli armamenti destinati ai battaglioni di pronto intervento.

Da Sigonella  contrada  di Lentini e città metropolitana di Catania decollano i droni d’intelligence AGS della NATO e “Global Hawk” di US Air Force e i nuovi pattugliatori marittimi P8A “Poseidon” di US Navy e delle forze aeronavali di Australia e del Regno Unito. I dati sensibili raccolti dai “Poseidon vengono messi a disposizione delle forze armate di Kiev per pianificare le operazioni contro la Russia (esempio l’affondamento dell’incrociatore Moskva a largo di Odessa).  Cliccando qui continua:

DalMolin Vicenza, Aviano Pordenone, Ghedi Brescia, Coltano Pisa,   Camp Derby Tenuta di Tombolo di Pisa,   Niscemi Caltanissetta, Cameri Novara eccetera, insomma eccetera  dalle Alpi alla Sicilia per una Italia armata e ipermilitarizzata per gli interessi strategici del Pentagono e dell’Alleanza Atlantica ma anche per i profitti e i dividendi del complesso militare-industriale nazionale e internazionale. E in prospettiva Torino: quale capitale europea delle guerre globali aerospaziali del XXI secolo.



Ed intanto... l’Italia continuerà a mandare armi all’esercito ucraino. Il governo Meloni sugli aiuti militari a Kiev si muove in piena continuità con quello di Mario Draghi: un decreto legge per autorizzare l’invio di armi,  e i decreti interministeriali da secretare e presentare al Copasir con la lista degli equipaggiamenti. La norma è stata approvata nel Consiglio dei ministri.


L’oggetto del decreto è chiaro: il governo proroga fino al 31 dicembre 2023 la cessione di aiuti militari a Kiev “previo atto di indirizzo delle Camere”. Risoluzione che sarà approvata il prossimo 13 dicembre: quel giorno il ministro della Difesa Crosetto si presenterà in aula per spiegare le motivazioni della proroga e i partiti voteranno le rispettive risoluzioni. A gennaio arriverà il sesto decreto interministeriale che conterrà anche missili terra-aria Aspide e Samp-T. Crosetto potrebbe desecretare la lista ma, fanno sapere fonti della Difesa, non ha ancora deciso...


(Fonte notizie: Rete Ambientalista) 




Articolo collegato:   https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/412911/basi-americane-italia.html

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