L’obiettivo del rapporto di Reclaim Finance, di cui pubblichiamo alcune parti, è quello di informare gli investitori sulle reali politiche climatiche di Arcelor Mittal, affinché esercitino la loro influenza sull’impresa multinazionale per un cambiamento di rotta.
Abbiamo, in verità, più di un dubbio sul fatto che questo possa accadere, nella misura in cui gli investimenti “green” dovessero rivelarsi direttamente proporzionali ai tagli dei dividendi.
Nondimeno, l’indagine di Reclaim Finance è interessante, soprattutto pensando a Taranto.
Ricorda, infatti, come il colosso siderurgico sia stato citato in giudizio più volte per l’inquinamento atmosferico (ad esempio negli Stati Uniti, in Bosnia-Erzegovina, Kazakistan, Sudafrica, India e Francia), e giudicato colpevole e multato in diversi casi, tra cui in Ucraina, Francia, India, USA, Liberia e Canada.
Rivela, inoltre, come Arcelor Mittal stia ampliando la sua capacità produttiva in giro per il mondo, anche con la progettazione e costruzione di nuovi impianti a carbone e ampliamento di quelli esistenti. Questo sta succedendo anche da noi.
Come segnala Alessandro Marescotti su Peacelink, in maggio “è ripartito l’Altoforno 2 dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia a Taranto, che era fermo da luglio 2022 (dieci mesi) per interventi di manutenzione.
Quindi altro carbon coke verrà prodotto e utilizzato per far funzionare questo altoforno 2 (l’AFO2 dove morì arso vivo Alessandro Morricella). Attualmente ILVA passa da una produzione a due altoforni (AFO1 e AFO4) a una produzione a tre (AFO1, AFO2, AFO4). Tecnicamente un altoforno produce ghisa. Per funzionare ha bisogno di minerale di ferro e carbon coke. Il carbon coke si ottiene con la distillazione del carbon fossile. E’ del tutto evidente che questo ciclo produttivo comporta un uso massiccio del carbone. Se poi si considera che nella nuova autorizzazione integrata ambientale (AIA) viene richiesta la riattivazione dell’AFO5 (il più grande altoforno d’Europa) e la riattivazione delle batterie 3 e 4 della cokeria (in dismissione nel precedente piano ambientale), il quadro è completo”. “Chi continua a parlare di “decarbonizzazione” dovrebbe prendere atto che quello che sta avvenendo smentisce seccamente tutta la narrativa dell’acciaio green”.
Cynthia Rocamora - Reclaim Finance
Continua: https://www.labottegadelbarbieri.org/la-credibilita-di-arcelormittal/
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