domenica 16 luglio 2023

Stop agli OGM! Proposto un referendum...



Ai fini delle necessarie e urgenti azioni sulle Istituzioni, è necessario fermare immediatamente le sperimentazioni degli OGM in campo aperto, già fatte nel passato e a suo tempo interdette dalla Corte Costituzionale Italiana e dai Decreti Ministeriali conseguenti, causa inquinamento irreversibile dei territori e delle varietà tradizionali, che rappresentano un Diritto Precedente.

Gli OGM sono di fatto banditi in Italia, laddove invece si continua a coltivare in maniera illegittima i risi cosiddetti "clearfields", resistenti ai diserbanti chimici della BASF, che sono a tutti gli effetti ogm (come stabilito dalla corte di giustizia UE) e che pertanto vanno immediatamente eliminati dalle coltivazioni nel territorio nazionale. 

Mentre, invece, sono coltivati da decenni in maniera non conforme alle leggi vigenti, creando di fatto il problema della siccità in tutto il bacino del Pò, nel momento in cui, per sottoporre il riso al trattamento chimico col diserbante della stessa ditta che produce l'ogm, le risaie vengono asciugate buttando via tutta l'acqua che,  oltre a controllare le erbe infestanti, rappresenta il volano idrico che si infiltra progressivamente mantenendo le scorte d'acqua su tutto il territorio del Pò e dei suoi affluenti. 

OGM contro la siccità?
Ma se ne rappresentano la causa !!
Ancora una volta si cerca di usare le cause proponendole come "soluzione"… un'altra Grande bugia (Mein Kampf, Adolf Hitler) delle Multinazionali Agrochimico-farmaceutiche.

Continuiamo inoltre ad alimentare gli animali con mangimi contenenti OGM che trasferiscono, ai batteri digestivi e ai terreni, il dna geneticamente manipolato (Trasferimento Genico Orizzontale) con inquinamento irreversibile dell'ambiente e delle catene alimentari, creando danni alla popolazione che se ne alimenta e salti di specie dei frammenti di dna modificato, con pericolo di nuove patologie, animali e umane e piante resistenti a ogni diserbante, come insetti resistenti ai bioinsetticidi i cui geni vengono iscritti a forza nel dna estraneo delle piante coltivate.

Intervenga immediatamente la Corte Costituzionale, 
tutelando il diritto precedente degli agricoltori e del popolo italiano, contro l'inquinamento irreversibile del territorio che sarebbe provocato da tecnologie genetiche incontrollabili ed instabili (pertanto non brevettabili), dagli effetti pericolosissimi e imprevedibili, da cui non potremmo mai più tornare indietro e dei quali potremmo scoprire in futuro danni incommensurabili alla memoria genetica di tutti gli esseri viventi, già purtroppo massacrati da Cancri (ogm che si sviluppano incontrollabili dentro di noi) e patologie degenerative provocate da inquinanti chimici, pesticidi, ogm e addirittura con cosiddetti vaccini OGM, ecc, ecc. Ovvero da molecole che provocano modificazioni genetiche ed epi-genetiche a carico del nostro DNA e/o della sua corretta funzionalità. 

Subito un Referendum sulla Materia (consultivo generale e abrogativo dell'Articolo 9 bis del Decreto Siccità), referendum obbligatorio in quanto i danni sarebbero irreversibili. 

L' Agroecologia è l'unica via per risolvere i problemi dell'agricoltura, dissesto, salute, ambiente, economia e politica agroalimentare e sanitaria…

E' urgente un incontro con il Ministro Lollobrigida al fine di fermare e ritirare questo decreto legge indecente; e modificare immediatamente il Programma Nazionale di Sviluppo Rurale… che intanto va impugnato al TAR del Lazio (ed alla Corte dei Conti), insieme ai Complementi di Sviluppo Rurale Regionali.


Prof. Giuseppe Altieri - Agroecologo 



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