sabato 19 agosto 2023

“Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” di Stefano Mancuso - Abstract



Una pianta non è un animale. Sembra la quintessenza della banalità, ma è un'affermazione che nasconde un dato di fatto di cui sembriamo essere inconsapevoli: le piante sono organismi costruiti su un modello totalmente diverso dal nostro. Vere e proprie reti viventi, capaci di sopravvivere a eventi catastrofici senza perdere di funzionalità, le piante sono organismi molto più resistenti e moderni degli animali. 

Perfetto connubio tra solidità e flessibilità, le piante hanno straordinarie capacità di adattamento, grazie alle quali possono vivere in ambienti estremi assorbendo l'umidità dell'aria, mimetizzarsi per sfuggire ai predatori e muoversi senza consumare energia. La loro struttura corporea modulare è una fonte di continua ispirazione in architettura. 

E ancora: producono molecole chimiche di cui si servono per manipolare il comportamento degli animali (e degli umani) e la loro raffinata rete radicale formata da apici che esplorano l'ambiente può tradursi in concrete applicazioni della robotica. Sappiamo ormai che allevare vegetali nello spazio è un requisito necessario per continuare a esplorarlo, e spostare parte della nostra capacità produttiva negli oceani grazie a serre galleggianti come Jellyfish Barge può essere una soluzione per soddisfare la nostra crescente richiesta di cibo. Organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, le piante fanno parte a pieno titolo della comunità dei viventi. 

Se vogliamo migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di ispirarci al mondo vegetale.

Stefano Mancuso




Commento di  Amalia Navoni: "Ho letto il libro “Plant revolution” di Stefano Mancuso,  che vi consiglio di leggere, se non l’avete ancora fatto.  Alla fine Mancuso conclude dicendo che poiché la popolazione terrestre sta aumentando, mentre i terreni coltivabili diminuiscono, occorre  “creare un sistema autonomo per la produzione di alimenti vegetali che non richieda alcun terreno coltivabile, non consumi neanche una goccia d’acqua dolce e sia alimentato soltanto da energia solare o da altre fonti di energia pulita come vento o moto ondoso”.
 
 Ebbene è già stato inventato il sistema autonomo, Yellyfish Barge, una serra galleggiante che produce cespi d’insalata pronti per il consumo.  Yellyfish Barge è stato uno dei progetti italiani presentati all’Espo di Milano del 2015.  Ha vinto tanti premi.   Sebbene riesca nell’apparente miracolo di produrre ortaggi senza consumare alcuna risorsa, al mercato non sembra importare molto.   Non si trovano imprenditori interessati a sviluppare l’idea, fuori  dal laboratorio.   Per questo vi chiedo di leggere il libro e di farlo conoscere per trovare imprenditori."                                                                                                                   
Yellyfish Barge

Nessun commento:

Posta un commento