Lo sfruttamento massiccio di tutte le risorse naturali, nell’interesse dominante delle società finanziarie internazionali che sovrintendono lo sfruttamento a tappeto delle acque minerali, non può essere accettato dal Governo e dal Parlamento italiano.
Certo lo sostiene il piccolo Circolo vegetariano VV.TT., praticamente ‘un puntino’ sulla carta politica e geografica d'Italia – ma dopo aver affrontato questi temi con cognizione, sentiti esperti, eseguiti studi e ricerche, fra tante difficoltà immaginabili...
Paolo D'Arpini sostiene che ''è giunto il momento di istituire il 'Magistrato delle Acque potabili' (esistono gli storici Magistrati alle Acque che dovrebbero essere re-istituiti per prevenire le alluvioni) mentre quelli delle acque potabili dovrebbero verificare le nuove concessioni per lo sfruttamento delle acque potabili e far rispettare dei limiti, onde impedire la realizzazione di un progetto che avanza a passi giganteschi in Italia e in Europa: la commercializzazione di tutte le acque minerali e, in generale sorgive, con il rischio che anche le aree che hanno acqua potabile direttamente dai rubinetti delle abitazioni ricevano in futuro soltanto acqua riciclata, imbevibile e già, in talune zone europee, inservibile persino per il bucato a mano".
Accademia Kronos
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