Anche nell'estate 2024 si prevede la messa in atto della tortura sonora spacciata come incentivo alla promozione locale. Con la scusa del "coraggio di esistere facendo sentire la propria voce, o meglio le proprie urla e schiamazzi". Riporto di seguito alcuni dati sull'inquinamento acustico. Inquinamento non solo nocivo agli umani ma anche agli animali che non possono nemmeno protestare né rifugiarsi "altrove". Ciò vale anche per la "musica a palla" sbrodolata sulle orecchie innocenti di tutti gli abitanti delle città e paesi marchigiani, Treia compresa, durante gli intrattenimenti ludici e sociali... Faccio presente che per godere della musica è sufficiente l'ascolto acustico, dal vivo, senza megafoni elettronici, e senza ammassi di centinaia o migliaia di persone ammucchiate. Questi eventi rumorosi non sono di aiuto alla promozione sociale ma solo allo sballo.
Non c’è dubbio che ormai l'estate è diventata la stagione dei rumori molesti, il rumore e la musicaccia diffusa fa da sottofondo a qualsiasi "festa", che sia un compleanno, un matrimonio o una "sagra" paesana. Le sue caratteristiche peculiari, il contesto in cui lo sperimentiamo e il livello sonoro specifico contribuiscono diversamente alla percezione del disturbo associato.
La riduzione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di vita dovrebbe essere uno degli obiettivi della legislazione italiana e comunitaria per preservare e migliorare il livello di benessere dei cittadini, la fruibilità e la conservazione degli ambienti urbani e naturali.
Il suono (dal punto di vista della fisica del fenomeno) è definito come una perturbazione dello stato di equilibrio di un mezzo elastico che si propaga nel mezzo stesso… complicato? No, se si pensa al formarsi delle onde in uno stagno dovute, ad esempio, al lancio di un sassolino: la superficie in equilibrio dell’acqua è increspata (la perturbazione) dalle onde che si propagano allontanandosi dal punto in cui si sono inizialmente formate.
L’onda sonora, nel suo propagarsi, provoca una variazione locale della pressione atmosferica e uno spostamento di particelle che possono essere rilevate sia dall’orecchio umano che da specifici strumenti, quali i fonometri..
L’intervallo di variazione della pressione sonora è molto ampio: il suo valore è valutato rispetto a un termine di riferimento espresso in decibel (dB). ll decibel (dB) è l’unità logaritmica che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore, per cui si può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Ogni valore in dB corrisponde ad un fattore di moltiplicazione o divisione (rispettivamente in caso di aumento o diminuzione) della grandezza misurata. Nella seguente tabella vengono riassunti brevemente i vari fattori di moltiplicazione o divisione:
dB Fattore approssimato
1 1.25
2 1.6
3 2
4 2.5
5 3
6 4
7 5
8 6.3
9 8
10 10
Questo significa che l'incremento di un decibel (dB), che apparentemente sembra poco, corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell'ordine del 25%.
Non c’è dubbio che ormai l'estate è diventata la stagione dei rumori molesti, il rumore e la musicaccia diffusa fa da sottofondo a qualsiasi "festa", che sia un compleanno, un matrimonio o una "sagra" paesana. Le sue caratteristiche peculiari, il contesto in cui lo sperimentiamo e il livello sonoro specifico contribuiscono diversamente alla percezione del disturbo associato.
La riduzione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di vita dovrebbe essere uno degli obiettivi della legislazione italiana e comunitaria per preservare e migliorare il livello di benessere dei cittadini, la fruibilità e la conservazione degli ambienti urbani e naturali.
Il suono (dal punto di vista della fisica del fenomeno) è definito come una perturbazione dello stato di equilibrio di un mezzo elastico che si propaga nel mezzo stesso… complicato? No, se si pensa al formarsi delle onde in uno stagno dovute, ad esempio, al lancio di un sassolino: la superficie in equilibrio dell’acqua è increspata (la perturbazione) dalle onde che si propagano allontanandosi dal punto in cui si sono inizialmente formate.
L’onda sonora, nel suo propagarsi, provoca una variazione locale della pressione atmosferica e uno spostamento di particelle che possono essere rilevate sia dall’orecchio umano che da specifici strumenti, quali i fonometri..
L’intervallo di variazione della pressione sonora è molto ampio: il suo valore è valutato rispetto a un termine di riferimento espresso in decibel (dB). ll decibel (dB) è l’unità logaritmica che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore, per cui si può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Ogni valore in dB corrisponde ad un fattore di moltiplicazione o divisione (rispettivamente in caso di aumento o diminuzione) della grandezza misurata. Nella seguente tabella vengono riassunti brevemente i vari fattori di moltiplicazione o divisione:
dB Fattore approssimato
1 1.25
2 1.6
3 2
4 2.5
5 3
6 4
7 5
8 6.3
9 8
10 10
Questo significa che l'incremento di un decibel (dB), che apparentemente sembra poco, corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell'ordine del 25%.
Qualcuno disse "Chi ha orecchie per intendere intenda!"
Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana
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