giovedì 8 settembre 2016

Bergoglio, bioregionalista o catastrofista? - Il papa mette in guardia l'umanità sul futuro del pianeta


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Il primo settembre 2016 è stata la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, il Santo Padre nel suo discorso per la celebrazione di questa giornata ci ha lasciato un messaggio accorato e pieno di verità, di seguito riportiamo un passaggio del suo discorso:

“,,,,Con questo Messaggio, rinnovo il dialogo con ogni persona che abita questo pianeta riguardo alle sofferenze che affliggono i poveri e la devastazione dell’ambiente. Dio ci ha fatto dono di un giardino rigoglioso, ma lo stiamo trasformando in una distesa inquinata di «macerie, deserti e sporcizia» (Enc. Laudato si’, 161). Non possiamo arrenderci o essere indifferenti alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli ecosistemi, spesso provocate dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici. «Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza né potranno comunicarci il proprio messaggio. Non ne abbiamo il diritto» (ibid., 33).

Il pianeta continua a riscaldarsi, in parte a causa dell’attività umana: il 2015 è stato l’anno più caldo mai registrato e probabilmente il 2016 lo sarà ancora di più. Questo provoca siccità, inondazioni, incendi ed eventi meteorologici estremi sempre più gravi. I cambiamenti climatici contribuiscono anche alla straziante crisi dei migranti forzati. I poveri del mondo, che pure sono i meno responsabili dei cambiamenti climatici, sono i più vulnerabili e già ne subiscono gli effetti.

Come l’ecologia integrale mette in evidenza, gli esseri umani sono profondamente legati gli uni agli altri e al creato nella sua interezza. Quando maltrattiamo la natura, maltrattiamo anche gli esseri umani. Allo stesso tempo, ogni creatura ha il proprio valore intrinseco che deve essere rispettato. Ascoltiamo «tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (ibid., 49), e cerchiamo di comprendere attentamente come poter assicurare una risposta adeguata e tempestiva.

Dio ci ha donato la terra per coltivarla e custodirla (cfr Gen 2,15) con rispetto ed equilibrio. Coltivarla “troppo” – cioè sfruttandola in maniera miope ed egoistica –, e custodirla poco è peccato.”


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A.K. Informa n. 36

1 commento:

  1. "Guardatevi da coloro che portano candidi vestiti e dentro sono pieni di putridume"-Gesù di Nazareth.
    I gesuiti sono stati definiti l'ipocrisia fatta persona (leggasi il giuramento che un gesuita che viene nominato vescovo deve fare, un vero obbrobrio! http://www.itajos.com/A%20FILE/Il%20Giuramento%20dei%20Gesuiti%20Cattolici.pdf), quindi cosa ci si può aspettare da un papa gesuita?
    Per non parlare della chiesa cattolica in generale: negli anni 80/90 Dio, l'Eterno, tramite la Sua profetessa per i nostri tempi, invitò il papa di allora (Woitjla) a parlare con Lui sulla situazione del mondo, ma il papa rifiutò e fece una controproposta: che la profetessa entrasse a far parte della chiesa cattolica. E Dio Padre rispose: "Le Mie sono parole di Verità e la Verità non alberga nelle istituzioni religiose!". E fu così il papa rifiutò di salvare l'umanità.
    Il papa parla usando la semantica e chi gli è complice sa che quando dice nero è bianco e quando dice bianco è nero. Perciò, se ha detto bisogna salvaguardare la Terra, voleva significare sfruttatela più che potete (perché abbiamo ancora poco tempo e dobbiamo fare in fretta-ndr).
    Altro esempio di doppia-faccia: (ANSA) - BERLINO, 28 OTT 2008 - ''La chiesa cattolica guadagna un capitale grazie al porno''. Il quotidiano conservatore tedesco die Welt ha accusato così Weltbild, uno dei piu' grandi editori tedeschi, al 100% di proprietà della Chiesa cattolica, di pubblicare decine di testate pornografiche. Weltbild - 6.400 dipendenti e un giro d'affari annuo di 1,7 miliari di euro.
    Classico esempio di predicare bene e razzolare male, cui la chiese in generale sono molto avvezze.

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