mercoledì 28 settembre 2016

Buco dell'ozono - La UE stabilisce le norme sull'uso delle sostanze che riducono lo strato di ozono



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Il Regolamento (CE) 1005/2009 (ODS Regulation) stabilisce le norme in materia di produzione, importazione, esportazione, immissione sul mercato, uso, recupero, riciclo, rigenerazione e distruzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono e dei prodotti e apparecchiature che contengono tali sostanze.

In un recente report l'Agenzia europea per l'ambiente ha aggiornato al 2015 i dati relativamente al regolamento ODS, offrendo anche una panoramica sulle tendenze 2006-2015; le informazioni contenute nel Report sono fornite dalle aziende, che hanno l'obbligo di segnalare l'uso di tali sostanze, comprese le importazioni, esportazioni, produzione e distruzione; si tratta pertanto di informazioni riservate e per questo il report fornisce solo dati aggregati.

Poiché il potenziale di danneggiamento dello strato di ozono varia tra sostanze, i dati raccolti su questi prodotti chimici sono espressi non solo in tonnellate, ma anche in termini di effetti ambientali (potenziale di eliminazione dell'ozono - ODP).

Nel 2015, il consumo di queste sostanze ha raggiunto il suo livello più basso dal 2006: il valore (- 3808 tonnellate) è stato 1305 tonnellate inferiore a quello del 2014. Un fattore che contribuisce in maniera significativa al basso consumo è stata una diminuzione del 12% delle importazioni rispetto al 2014 (tra il 2013 e il 2014 il calo era stato del 19%). Inoltre, la distruzione delle sostanze controllate è aumentata tra il 2014 e il 2015.

Le emissioni provenienti dall’impiego di queste sostanze sono diminuite ad un tasso di emissione media di 0,07%; il fatto che il tasso di emissione media del 2015 è inferiore al tasso del 2014 (vale a dire 0,12%) sembra suggerire un miglioramento nel controllo delle emissioni nel settore industriale.

La produzione di queste sostanze in Europa è in diminuzione dal 2006: nel 2015 è stato prodotto un totale di 169 920 tonnellate (o 52 859 ODP), cifra leggermente inferiore al totale del 2014.
Nel 2015, le sostanze controllate sono stati prodotte quasi esclusivamente per l'utilizzo di materie prime all'interno dell'UE (91% della quantità prodotta, in tonnellate).

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(Fonte: Arpat)

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