giovedì 28 novembre 2019

Il sentiero dell'ecologia profonda...



Risultati immagini per Le risposte dell'ecologia profonda... vedi

Oggi, l’ecologia è uno dei termini maggiormente soggetto a disinformazione mediatica. Essa è spesso utilizzata dai politici (quando si parla di crescita ecologicamente sostenibile, oppure di politiche per l’ambiente) al fine di far breccia nel senso di responsabilità delle persone e aumentare il proprio bacino di voti; poco conta poi se le soluzioni proposte per il miglioramento dell’ambiente sono povere d’impatto, oppure tendono a soddisfare le esigenze di profitto delle corporation.

L’ecologia è nata come disciplina di studio alla fine del 1800 e, nel corso del 1900, è stata oggetto di forti dibattiti che poi, a partire dal 1970, hanno portato a una scissione tra ecologisti di superficie (per i quali il benessere dell’uomo assume priorità su tutte le altre specie, pur nel rispetto della natura) ed ecologisti profondi (per i quali la natura e il benessere di tutte le specie hanno priorità su quello dell’uomo).

Oggi ci sono molti problemi a cui la scienza moderna sembra non essere in grado di trovare efficaci soluzioni. L’ecologia profonda, invece, sembra aver trovato una risposta a buona parte di essi. Secondo Edward Goldsmith - uno dei più grandi ecologisti del 1900 -, quasi la totalità dei problemi ambientali e sociali sono il risultato di una visione antropocentrica del mondo che considera i beni e i servizi artificiali come l’unica fonte di ricchezza dell’uomo. 


Per risolvere questi problemi occorre ritornare a una visione eco-centrica che vede negli equilibri e nella ricchezza della natura la vera fonte del nostro benessere. Seppure, appare difficile, almeno per il momento, ritornare a forme di società vernacolari – tipologia sociale che Goldsmith considera come modello esemplare di una visione del mondo ecologica -, da esse c’è molto da imparare ed è fortemente auspicabile un ritorno a modelli sociali che diano maggiore enfasi sull’integrazione sociale e sull’integrazione tra uomo e ambiente. 

Se non si pone un freno all’esagerata e infinita tendenza verso la massimizzazione del benessere artificiale e a privilegiare l’interesse economico su quello sociale e ambientale, il degrado sociale e ambientale continueranno, fino al punto che l’uomo si ritroverà in un ambiente inadatto alla sua esistenza.

Dario Ruggiero

Risultati immagini per Dario Ruggiero

1 commento:

  1. L'uomo dovrebbe prendere coscienza che è un essere divino, Figlio di Dio, una Sua manifestazione, come sono Sue manifestazioni tutte le forme materiali esistenti sulla Terra, e quelle non materiali esistenti nell'Universo.
    Solo allora avrà rispetto di tutto ciò che lo circonda e che, in quanto microcosmo, è la sua stessa essenza. Quindi, danneggiare anche un'infinitesima parte del suo esterno porta l'uomo a danneggiare se stesso. Perciò non potrà mai accadere che, sfruttando la Natura, l'uomo ne tragga esclusivamente dei vantaggi. Sfruttando la Natura, l'uomo sfrutta se stesso e, come accade quando si abusa del proprio corpo con sforzi eccessivi, droghe, alcolici, ecc., prima o poi è colui che si abusa a doverne sopportare le conseguenze.

    RispondiElimina