Secondo definizioni "ufficiali" il bioregionalismo è un fenomeno culturale con risvolti politici, economici ed ambientali legato al territorio in cui si vive, ma in realtà chi può definirsi "bioregionalista"?
Si è bioregionalisti il momento che si comprende e si vive sapendo che tutto ciò che ci circonda è noi stessi. Il momento che si vive in sintonia con il territorio e con gli elementi vitali che lo compongono, indipendentemente dalla propria origine etnica o nazionale. Infatti chiunque può essere bioregionalista nel luogo in cui vive.
Si è bioregionalisti con la messa in pratica dell'ecologia profonda, cercando di restare in sintonia il più possibile col mondo che ci circonda, in un modo in cui, pur sentendosi liberi, non si ha bisogno di provocare danni all'ambiente, cercando quindi di portare l'equilibrio fra l'uomo, l'ambiente e gli altri esseri viventi e non.
E' molto importante, secondo me, che, anche nei rapporti con gli altri, si tenga sempre presente questo "spirito" in cui l'ecologia diventa una costante della vita, come un sottofondo profumato, e non viene dimenticata mai, per ritornare alla superficialità, alla falsità, al consumismo, al...
Siccome il bioregionalsimo e l'ecologia profonda si praticano nel territorio in "cui si vive" ci si riconosce idealmente con qualsiasi altro movimento che si definisce bioregionale e che opera in qualsiasi altra parte del mondo. Ma non esistono necessariamente veri e propri legami operativi. Certamente si condividono le informazioni e si cerca di dialogare ed informare... ma questa operazione viene fatta ad ampio raggio, lasciando che ognuno agisca in sintonia con le necessità del territorio in cui dimora ed opera...
Anche la Rete Bioregionale Italiana, in tal senso, non può definirsi un movimento compatto, dal 1996 (anno della sua fondazione) esistono varie realtà anche disgiunte che agiscono in diversi modi operativi e tematici. La Rete Bioregionale Italiana sorge dall'incontro di varie realtà che praticano l'ecologia profonda, il bioregionalsimo ed una spiritualità naturale. La rete consente libertà di azione locale e il perseguimento di fini comuni, collegati e coniugati ai diversi territori ed alle tematiche bioregionali e sociali. L'adesione al Movimento/Rete avviene per semplice condivisione dello stile di vita, lasciando ad ognuno la propria libertà di occuparsi degli argomenti che di volta in volta emergono, per dare risposte necessarie contingenziali ai problemi e per proporre iniziative che possano aiutare le comunità.
Paolo D'Arpini
Siccome il bioregionalsimo e l'ecologia profonda si praticano nel territorio in "cui si vive" ci si riconosce idealmente con qualsiasi altro movimento che si definisce bioregionale e che opera in qualsiasi altra parte del mondo. Ma non esistono necessariamente veri e propri legami operativi. Certamente si condividono le informazioni e si cerca di dialogare ed informare... ma questa operazione viene fatta ad ampio raggio, lasciando che ognuno agisca in sintonia con le necessità del territorio in cui dimora ed opera...
Anche la Rete Bioregionale Italiana, in tal senso, non può definirsi un movimento compatto, dal 1996 (anno della sua fondazione) esistono varie realtà anche disgiunte che agiscono in diversi modi operativi e tematici. La Rete Bioregionale Italiana sorge dall'incontro di varie realtà che praticano l'ecologia profonda, il bioregionalsimo ed una spiritualità naturale. La rete consente libertà di azione locale e il perseguimento di fini comuni, collegati e coniugati ai diversi territori ed alle tematiche bioregionali e sociali. L'adesione al Movimento/Rete avviene per semplice condivisione dello stile di vita, lasciando ad ognuno la propria libertà di occuparsi degli argomenti che di volta in volta emergono, per dare risposte necessarie contingenziali ai problemi e per proporre iniziative che possano aiutare le comunità.
Paolo D'Arpini
bioregionalismo.treia@gmail.com
Vedi Carta degli Intenti: http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/?r=28856
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