Suggerimento
La scoperta ufficiale delle Americhe è attribuita a Cristoforo Colombo nel 1492. Tuttavia, secondo altre scoperte fatte nel XX secolo, i Vichinghi sarebbero sbarcati alcuni secoli prima sul suolo americano passando dalla Groenlandia. Con grande sorpresa di tutti, recentemente sono state trovate alcune prove che attesterebbero che gli antichi Egizi dell’epoca faraonica avrebbero messo piede su questo continente molto tempo prima, o che lo conoscevano bene!
Nel 1992 la dottoressa Svetla Balabanova, tossicologa e medico legale, mentre esaminava le mummie del Museo di Egittologia a Monaco di Baviera trovò residui di nicotina e cocaina sui resti mummificati di una grande sacerdotessa egizia: Henubtaui.
La cosa era ancora più stupefacente in quanto questa grande sacerdotessa era morta durante la XXI dinastia dell’epoca faraonica (1085 – 950 a.C.), ma si aveva cominciato a esportare tabacco dopo la scoperta dell'America nel 1492!
Il grande enigma!
La tossicologa e i suoi colleghi rimasero a bocca aperta e manifestarono un certo stupore davanti a questa scoperta.
Come era possibile trovare tracce di tabacco sulla mummia di una grande sacerdotessa egizia deceduta quasi 2500 anni prima che Cristoforo Colombo posasse piede sul continente da dove proveniva questa pianta? Le stesse osservazioni valevano anche per la presenza della cocaina.
Forse che gli antichi egizi avevano scoperto l'America prima del suo scopritore ufficiale e perfino prima dei Vichinghi, che si ritiene siano sbarcati sul continente americano verso la fine del IX secolo?
Per essere certa della sua scoperta, la dottoressa Svetla Balabanova, una scienziata coscienziosa, rifece più volte i prelievi e le analisi sulla mummia, che però continuarono a confermare la sua scoperta originale.
I Faraoni: patiti di tabacco e droghe?
Vista la quantità tossica e perfino mortale ingerita dalla defunta, si chiese se forse queste sostanze erano state usate dai grandi sacerdoti durante la mummificazione; questa cosa rimane ancora un mistero.
Ciò riguardava solo il motivo per cui Henubtaui aveva così tanta cocaina e nicotina in corpo, ma non risolveva il quesito su come gli Egizi conoscessero l'esistenza di queste due sostanze 2500 anni prima della loro scoperta ufficiale!
Già si sapeva che gli Egizi utilizzavano sostanze allucinogene durante le cerimonie spirituali, come canapa, oppio, o hashish, ma non si erano mai trovate in Egitto piante contenenti nicotina o coca, quest'ultima originaria dell'America!
Infatti, in base ai dati riguardanti la flora africana, ci sono piante simili al tabacco e alla coca in questo continente, ma nessuna contiene coca, o nicotina.
Forse ci sono state delle relazioni commerciali, o dei viaggi tra i due continenti?
Si può quindi immaginare l’esistenza di relazioni commerciali tra l'Antico Egitto e le Americhe risalenti a tempi molto antichi.
Per quel che riguarda le Americhe, è strano trovare su alcuni siti precolombiani delle statue che rappresentano razze non originarie del continente americano, di cui molte con tratti africani!
Nel 1992 la dottoressa Svetla Balabanova, tossicologa e medico legale, mentre esaminava le mummie del Museo di Egittologia a Monaco di Baviera trovò residui di nicotina e cocaina sui resti mummificati di una grande sacerdotessa egizia: Henubtaui.
La cosa era ancora più stupefacente in quanto questa grande sacerdotessa era morta durante la XXI dinastia dell’epoca faraonica (1085 – 950 a.C.), ma si aveva cominciato a esportare tabacco dopo la scoperta dell'America nel 1492!
Il grande enigma!
La tossicologa e i suoi colleghi rimasero a bocca aperta e manifestarono un certo stupore davanti a questa scoperta.
Come era possibile trovare tracce di tabacco sulla mummia di una grande sacerdotessa egizia deceduta quasi 2500 anni prima che Cristoforo Colombo posasse piede sul continente da dove proveniva questa pianta? Le stesse osservazioni valevano anche per la presenza della cocaina.
Forse che gli antichi egizi avevano scoperto l'America prima del suo scopritore ufficiale e perfino prima dei Vichinghi, che si ritiene siano sbarcati sul continente americano verso la fine del IX secolo?
Per essere certa della sua scoperta, la dottoressa Svetla Balabanova, una scienziata coscienziosa, rifece più volte i prelievi e le analisi sulla mummia, che però continuarono a confermare la sua scoperta originale.
I Faraoni: patiti di tabacco e droghe?
Vista la quantità tossica e perfino mortale ingerita dalla defunta, si chiese se forse queste sostanze erano state usate dai grandi sacerdoti durante la mummificazione; questa cosa rimane ancora un mistero.
Ciò riguardava solo il motivo per cui Henubtaui aveva così tanta cocaina e nicotina in corpo, ma non risolveva il quesito su come gli Egizi conoscessero l'esistenza di queste due sostanze 2500 anni prima della loro scoperta ufficiale!
Già si sapeva che gli Egizi utilizzavano sostanze allucinogene durante le cerimonie spirituali, come canapa, oppio, o hashish, ma non si erano mai trovate in Egitto piante contenenti nicotina o coca, quest'ultima originaria dell'America!
Infatti, in base ai dati riguardanti la flora africana, ci sono piante simili al tabacco e alla coca in questo continente, ma nessuna contiene coca, o nicotina.
Forse ci sono state delle relazioni commerciali, o dei viaggi tra i due continenti?
Si può quindi immaginare l’esistenza di relazioni commerciali tra l'Antico Egitto e le Americhe risalenti a tempi molto antichi.
Per quel che riguarda le Americhe, è strano trovare su alcuni siti precolombiani delle statue che rappresentano razze non originarie del continente americano, di cui molte con tratti africani!
I primi neri che hanno ufficialmente messo piede sul suolo americano vi arrivarono in concomitanza con la conquista spagnola nel XV secolo e poi più in massa con la schiavitù verso le colonie americane a partire dal XVI secolo, ma sicuramente, secondo quanto si conosce, non verso il 1000 a.C.!
Del resto altre prove archeologiche confermano eventuali contratti tra l'Africa e l’America precolombiana, come la presenza di piramidi in entrambi i lati dell'Atlantico, cosa unica al mondo. Inoltre i primi spagnoli ebbero la sorpresa di essere accolti in modo amichevole quando sbarcarono sulle coste messicane, mentre si aspettavano di dover sostenere una battaglia, come avviene per tutte le guerre di conquista!
Davanti al loro stupore, gli Aztechi dissero che aspettavano il ritorno di un Dio bianco barbuto, Quetzalcoatl, che, prima di partire verso Occidente, aveva promesso di ritornare. Vedendo le navi spagnole, avevano creduto che questa profezia si stesse realizzando; ciò spiegava la loro accoglienza pacifica dei Conquistatori!
Inoltre, nei templi e nelle tombe in America e nell'Egitto faraonico sono state trovate alcune statuette che presentano strane similitudini.
Al momento la comunità scientifica ufficiale rifiuta tutte queste prove che si accumulano nel tempo.
Un giorno saranno obbligati a riconoscere la probabilità di relazioni tra gli Antichi Egizi e gli Amerindi precolombiani.
Del resto altre prove archeologiche confermano eventuali contratti tra l'Africa e l’America precolombiana, come la presenza di piramidi in entrambi i lati dell'Atlantico, cosa unica al mondo. Inoltre i primi spagnoli ebbero la sorpresa di essere accolti in modo amichevole quando sbarcarono sulle coste messicane, mentre si aspettavano di dover sostenere una battaglia, come avviene per tutte le guerre di conquista!
Davanti al loro stupore, gli Aztechi dissero che aspettavano il ritorno di un Dio bianco barbuto, Quetzalcoatl, che, prima di partire verso Occidente, aveva promesso di ritornare. Vedendo le navi spagnole, avevano creduto che questa profezia si stesse realizzando; ciò spiegava la loro accoglienza pacifica dei Conquistatori!
Inoltre, nei templi e nelle tombe in America e nell'Egitto faraonico sono state trovate alcune statuette che presentano strane similitudini.
Al momento la comunità scientifica ufficiale rifiuta tutte queste prove che si accumulano nel tempo.
Un giorno saranno obbligati a riconoscere la probabilità di relazioni tra gli Antichi Egizi e gli Amerindi precolombiani.
La sua amica,
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