martedì 6 maggio 2014

Andrea Mozzoni: "Meritiamo Treia... perché.." - Discorso in attesa del 25 maggio 2014



Avevo scritto in un precedente articolo che a Treia il futuro sindaco si chiamerà “...oni”, visto che la competizione è fra Capponi, Cammertoni e Mozzoni.  Anche se la battuta sa un po' di qualunquismo. 

E nei giorni scorsi ho cercato di fare dei ritratti ai personaggi qui nominati. Ho parlato in diverse occasioni delle sensazioni vissute partecipando agli incontri con Franco Capponi e con Daniela Cammertoni ed oggi è la volta di Andrea Mozzoni.

Andrea, un giovane giornalista di 33 anni, lo conoscevo già da anni poiché quando era consigliere delegato per il turismo al Comune, mi faceva da trait d'union per inviare i comunicati ai giornali locali, per la divulgazione delle iniziative culturali del Circolo, fornendoci anche altre collaborazioni logistiche. Per questa ragione, non avendo ancora la sua lista fatto un pubblico incontro qui a Treia, e volendo -per par condicio- parlare anche delle sue proposte ed idee, l'ho invitato a casa a bere un tè pomeridiano (rigorosamente alle 17 ora solare) e fare una chiacchierata amichevole davanti al finestrone aperto della cucina, con il sole che volgeva al tramonto trasmettendo un calore di cui si sente veramente il bisogno, dopo il maltempo dei giorni scorsi.

Treia - Crepuscolo - Foto di Loredana Lausdei

E siamo stati a goderci il tepore sino al crepuscolo. Beh, il tramonto è bello anche se qualcuno dice che l'alba è più significativa, peccato però che arrivi ad un'ora impossibile... Comunque, secondo Carlos Castaneda, il momento in cui ci si può sciogliere allo spirito è proprio quello del tramonto e così è stato anche per noi. In fondo non avevamo programmi o intenzioni specifiche da attuare, solo uno scambio di sensazioni e pareri sulla situazione treiese.

Non che non sia stato toccato l'argomento “amministrativo” ma l'abbiamo fatto in forma leggera, senza dare un valore assoluto a quanto andavamo raccontandoci. Già questa è una bella cosa.. sapere che non esistono verità preconcette ed assolute, che non si deve convincere l'altro e che se c'è qualcosa di buono è solo nell'atteggiamento reciproco di ascolto e condivisione. Una politica intimista, direi, forse propria quella che servirebbe per una cosa pubblica a misura d'uomo.

“...prima di candidarmi a sindaco – mi ha detto Andrea – esistevo e mi occupavo della comunità e del sociale, gratuitamente, per come sentivo di fare senza essere obbligato da nessuno, e così continuerò ad esistere ed a fare qualsiasi sia il risultato elettorale!”


Sì, perché per Andrea partecipare è un modo di acquisire ulteriori esperienze, per dare un senso e mantenere un'identità, attuando a partire da se stesso un'adesione partecipata alla comunità paesana. Lui dice che questo è un modo di rimettere in gioco l'interesse per il bene comune e sconfiggere l'assenteismo e la disaffezione per la politica.

“Il nostro obiettivo principale – spiega- è quello di aprire un laboratorio sociale che sia anche un banco di prova per i giovani che vogliono riavvicinarsi alle tematiche sociali, anche superando il partitismo, ma non escludendo l'impegno politico e l'esperienza maturata. Infatti per questo abbiamo fondato l'associazione “In Movimento” che è stata il volano per far partire la nostra iniziativa di “Meritiamo Treia”, una lista che vuole occuparsi del presente, e vuole agire nel possibile ora!”

Insomma l'idea di Andrea è quella di una casa comune aldilà delle ideologie in cui riscrivere nuove ed attive regole di confronto e partecipazione. Fra gli aderenti alla lista sono presenti molti giovani, questo anche per dare un segnale di cambiamento nei modi di governare e gestire la cosa pubblica. Innanzi tutto interessandosi del locale e del quotidiano e puntare su ciò che è possibile, rimboccandosi le maniche tutti assieme. Senza aspettare l'intervento di santi dal paradiso. Insomma “Aiutati che il Ciel ti aiuta!”

Mi viene in mente, per concludere, una risposta data dal saggio Ramana a chi gli chiedeva come si può perseguire la pace ed il bene della comunità: “La promozione del senso di universalità e fratellanza è il più alto fine. Con la fratellanza universale regna la pace universale, ed il mondo intero assomiglia ad una singola casa.”



E questo vuole essere anche il mio augurio per la comunità di Treia, indipendentemente e superando la differenza di vedute politiche, che ogni singola casa sia in pace.

Paolo D'Arpini


Treia - Casa Comunale


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