lunedì 8 luglio 2019

Patrimonio UNESCO: "Prosecco con l'uva più avvelenata del mondo?!" - Lettera di Giuseppe Altieri


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Dear UNESCO DELEGATED,  related with PROSECCO area, one of the more intensive synthetic pesticide using in the world, in this important book 
http://www.nuovedirezioni.it/dettagli_pubblicazione2.asp….  (*)
there is my agroecological-juridical article, very important to understand the illegality of the use of Pesticides, in violation of constitutional rights and of a whole series of laws in force.


We are in the far west of Pesticides and almost nothing is done... even if someone has moved (mayors, courts, victimized citizens, etc.)


A dramatic situation that we leave for ever to our children and that is killing us... 

Prof. Giuseppe Altieri - Agroecologist

Risultati immagini per Giuseppe Altieri
altieri@agernova.it

(*) - The new book of the scientific and artistic-landscaping magazine NUOVE DIREZIONI - FIRENZE (Vittoria Assicurazioni) is actually online and can be downloaded for free, 
The book is very sensitive to our environmental health issues.
"THROW A SEED"
Ideas, techniques, experiences and rights for urban and rural agro-ecology in order to cultivate and care for gardens,vegetable gardens and balconies in a sustainable way 
On page 24 my article in which I take stock of the illegitimacy and the general situation of Italian Agriculture poisoned by Pesticides, entitled:
"Rural and urban agroecology between citizens' rights and the duties of the institutions",
Seventy years of pesticides: a heavy legacy for our children ... the time has come to ban them

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Articoli collegati: 
https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/search?q=Prosecco+gianluigi+salvador

4 commenti:

  1. Commento ricevuto via email:

    Non capisco perché Giuseppe Altieri si senta obbligato a scrivere in inglese il suo commento rivolto all’UNESCO. Questo provincialismo dilagante, soprattutto quando ci si trova confrontati ad istituzioni internazionali, danneggia enormemente l’Italia e gli Italiani.
     
    Perfino in seno alle istituzioni europee dove l’italiano è, di diritto, lingua ufficiale e lingua di lavoro di queste istituzioni e la lingua ufficiale di uno dei quattro grandi Stati Membri dell’UE, gli Italiani si auto-limitano e si abbassano ad un uso approssimativo dell’inglese portando grave pregiudizio all’Europa e all’effettiva e valida partecipazione dell’Italia al processo di integrazione in corso.
     
    L’italiano non è un dialetto e neanche una lingua minore, è una delle lingue più chiare e logiche della civiltà greco-latina, una lingua perfetta per legiferare e per redigere testi chiari ed univoci.
     
    L’italiano è una delle lingue straniere più apprese in qualsiasi parte del Mondo e, senza alcun dubbio, la più apprezzata e praticata, l’italiano è la lingua più amata del Mondo. Ho girato il Mondo per motivi di lavoro, dall’Asia all’America Latina, e ovunque ho incontrato persone che volevano comunicare con me in italiano per amore della lingua e non per necessità.” - (Anna Maria Campogrande)

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  2. Commento ricevuto via email da Marinella Correggia:

    Il giorno dom 14 lug 2019 alle ore 10:14 Mari Cor ha scritto:

    Carissimo Paolo, grazie come sempre.

    Ho cercato di commentare le ottime osservazioni di Anna Maria sull'uso dell'inglese ma non me lo prende, il google mi chiede cose che non riesco a fare.

    Te lo copio qui, fanne ciò che vuoi. Marinella (un saluto a Caterina)

    Caro Paolo, cara Anna Maria, sono davvero d'accordo. Usare l'inglese è, anche se pare un ossimoro, provincialismo. Del resto, vediamo i risultati di questo dilagante non uso dell'italiano. I ragazzini delle medie non capiscono quello che leggono! Aggiungo una cosa: occorrerebbe rivalutare l'uso delle lingue locali. Nel mio caso il piemontese anzi monferrino. Ho sempre parlato monferrino nella mia famiglia eppure a) non mi sento affatto provinciale, anzi mi sento cittadina del mondo; b) riesco a scrivere un buon italiano. Ma quel che è più significativo, è che perfino mio bisnonno (del quale conservo le lettere al figlio prigioniero di guerra), pur essendo nato e cresciuto in monferrino e avendo fatto forse 5 anni di scuola, scriveva molto bene, salvo qualche errore sintattico od ortografico - ma gli universitari di adesso ne fanno di più. Altro che inglese! Il 2019 è l'anno internazionale delle lingue indigene. Rivalutiamo le nostre! Marinella Correggia (nata a Rocca d'Arazzo, Asti).

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  3. Risposta via email del Prof. Giuseppe Altieri ad Anna Maria Campogrande:

    "Cara Anna Maria,

    il sottoscritto non parla mai in Inglese,

    nemmeno nella sede universitaria dove sta conducendo il dottorato di ricerca, rigorosamente prostrati all'Inglese…

    in tutti i convegni… io mi scuso e parlo in Italiano...



    Se vede bene la mia mail e, possibilmente, vista la straordinaria importanza dell'opera, leggendo l'Articolo da me pubblicato a Pag. 24 del libro "Getta un Seme" vedrà che il testo è in Italiano , come tutto il Libro…



    Ho scritto due righe di presentazione (in inglese e in Italiano) solo per cortesia affinché i delegati UNESCO possano capire al volo di cosa si tratta e magari leggersi il mio articolo (IN ITALIANO !!!)



    La abbraccio per il suo impegno a difesa della nostra cultura...

    …sottoposta allo sterminio di massa attraverso lo sterminio dei campi coltivati ad opera di quegli stessi pesticidi che si usavano nei campi di Sterminio nazisti… con gli stessi attori (BAYER MONSANTO, ai tempi chiamata IG Farben… vedasi mia citazione nell'articolo…)



    Non so se cela faremo a salvarci… cancri e patologie autoimmuni e neurodegenerative stanno "finendo" il popolo italiano

    …sterilizzato e incapace di riprodursi in moltissimi casi…

    Ci aiuti in qualche modo

    partecipando al sostegno della nostra associazione www.cibusinpimis.it…

    per la diffusione diretta degli alimenti biologici dal produttore al consumatore

    e se possibile iscrivendosi al nostro comitato scientifico come esperta (La invito formalmente)



    saluti cari.

    Prof. Giuseppe Altieri"

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  4. Replica via email di Anna Maria Campogrande al Prof. Giuseppe Altieri:

    "Caro Professore,



    La ringrazio molto di questo chiarimento e mi scusi per il ritardo nel risponderLe ma ho avuto un periodo molto pieno tra viaggi e le varie attività.



    Non sono riuscita ad aprire le informazioni che mi ha inviato sull’associazione : www.cibusinpimis.it… mi risponde « serveur introuvable », veda Lei se può inviarmi le informazioni in altro modo. Potrei partecipare alla vostra associazione ma, di certo, non sono un’esperta.



    Sono totalmente d’accordo quanto alla diffusione diretta degli alimenti biologici dal produttore al consumatore, tema sul quale rifletto da tempo, e sono contrarissima, direi, oltraggiata, dall’attuale produzione agricola industrializzata, concimata con prodotti chimici e, troppo spesso, di origine straniera che viene offerta sul mercato agli Europei. Personalmente, acquisto esclusivamente prodotti agricoli locali e, se non locali, solo quelli provenienti da Paesi europei.



    Sarebbe necessaria una campagna d’informazione per i cittadini dellUnione Europea, su larga scala, al fine di attirare la loro attenzione sulla pericolosità di prodotti agricoli provenienti da lontano, coltivati industrialmente e prevedere al contempo un rilancio, a livello europeo, dell’acquisto diretto tra agricoltore e consumatore di tutti i prodotti agricoli. Un intervento importante e necessario per la salute pubblica europea che, tra l’altro, potrebbe creare milioni di posti di lavoro. Un lavoro bello, nobile, gratificante, in seno alla natura la nostra Madre-Terra.



    Ma cosa fanno i nostri politici ? i nostri Parlamentari ? perché non si pongono questo problema di salute pubblica ? Sono inconsapevoli, distratti, negligenti o semplicemente soggiogati da un certo Potere ?



    Tornando all’italiano, che in sede europea è stato escluso dalle cosiddette lingue di procedura e massacrato dal duo Prodi-Kinnock, bisogna dire che gli Italiani, colonizzati e sottomessi, non si rendono conto che l’italiano è una grande lingua di cultura di livello mondiale studiata, apprezzata e amata nel mondo intero anche per l’accesso che dà al nostro straordinario patrimonio culturale, e non lo impongono adeguatamente al livello che gli spetta.



    C’è peraltro un aspetto fondamentale, ignorato dai più, che dovrebbe essere tenuto presente ed è che il ruolo più importante della lingua-madre è quello di conferire al nativo una « forma mentis » che ne determina le caratteristche, i valori e le specifiche qualità : la creatività degli Italiani è frutto della « forma mentis » che la nostra lingua ci conferisce. Ciò vuol dire che se dovessimo perdere la nostra lingua-madre, deformarla, infiltrarla di troppo, sostituirla in parte o del tutto, in particolare negli studi, nei corsi scolastici, perderemmo anche la nostra creatività che ci ha permesso di possedere quello straordinario patrimonio culturale che è il nostro.



    Le invio i miei più cordiali saluti e attendo Sue notizie,


    Anna Maria Campogrande"

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