giovedì 26 marzo 2020

Appello al premier Giuseppe Conte per un Decreto Agroecologico Bioregionale


Politica bioregionale, economia, ecologia e spiritualità laica ...

Abbiamo già tutti gli strumenti finanziari, politici e legislativi a disposizione da 25 anni, per riconvertirci a una "crescita felice"… agroecologica e bioregionale.
E' solo una questione di rispetto delle norme (troppo spesso illegittimamente interpretate) e dei principi costituzionali prioritari di tutela inviolabile della salute ambientale. 

Nel libro "FATTORE 4" (pubblicato 30 anni fa da scienziati autorevoli) si dimostra che possiamo vivere tranquillamente in 10 miliardi nel pianeta, dimezzando i consumi !

Riconvertendo gli allevamenti e le coltivazioni al biologico, ripiantando le foreste dove sono state devastate per produrre ogm per allevamenti e biocombustibili o bioplastiche, non strettamente necessari.  Eliminando la plastica dove non serve, così risanando Mare e terreni da pesticidi e inquinanti vari... Riconvertendo i sistemi energetici e i trasporti alle rinnovabili energie.

In sostanza possiamo dimezzare i consumi raddoppiando le disponibilità per tutti (Fattore 4) ...recuperando l'equilibrio planetario.

BASTA RIDURRE GLI SPRECHI E FAR RISPETTARE LE LEGGI

Ora che è già tropo tardi per non fare nulla…  dobbiamo solo accelerare un po' e, purtroppo, contare molti morti  di cancro, patologie degenerative e pediatriche, alterazioni della fertilità... e influenze stagionali.

Resistiamo, a partire dai Popoli Italici e Greci… Mediterranei come di tutto il mondo.

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Questa è la mia lettera appello al premier Giuseppe Conte 
in merito all'emergenza inquinamento mondiale e nazionale in atto, 
con conseguenza drammatiche scatenate dalle influenze stagionali…

ovviamente è un appello anche al popolo italiano e mondiale

e alle "forze dell'ordine" contro il "nuovo disordine mondiale".

Altrimenti, 
ci penseranno le Forze dell'Ordine di Madre Natura,

che agiscono da miliardi di anni

coi loro motori (e servizi) segreti...
a mettere a posto le cose

Se vogliamo salvare il Genere Umano 
questa è l'Ultima occasione che ci rimane 
per un'immediata riconversione ECOLOGICA GLOBALE. 


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APPELLO AL PREMIER G. CONTE PER UN DECRETO ECOLOGICO GENERALE IMMEDIATO: STOP AL PM 2.5  (e altri inquinanti)

Agire subito sulle concause aggravanti di grave pericolo attuale per la salute. 

I valori sono a livelli record in Padania, da dicembre. Particelle inquinanti sottili (PM 2.5) e nano particelle entrano nei polmoni veicolando virus e batteri, che possono scatenare polmoniti.

Per salvare più persone possibile dalle influenze  ma, soprattutto, da cancri, malattie cardio-circolatorie e degenerative, Parkinson Alzheimer, allergie, ecc. (almeno 500.000 cause di decesso ogni anno in Italia), sui cui malati l'influenza può essere letale, dobbiamo in primis FERMARE IMMEDIATAMENTE il PM 2.5, ovvero Gasolio e Benzina (con benzene cancerogeno), imponendo la riconversione a metano o elettrica (da rinnovabili, ndr) di tutti i trasporti, fabbriche, riscaldamenti (con attenzione al Pellet, buono solo se ultra certificato "esente da additivi"). Attraverso incentivi adeguati, in gran parte disponibili (conto termico, fotovoltaico/solare, rottamazioni, riconversioni) e aumentando il recupero fiscale decennale.  



Bloccando il 5G (molto sviluppato in Cina, ndr) come ha fatto la Svizzera, sulla base del Principio di Precauzione, per i rischi sul sistema immunitario e neuro-psico-fisiologico generale, puntando sulla banda ultra-larga a fibre ottiche.

Riconvertendo immediatamente al biologico tutti gli allevamenti intensivi, spaventosamente concentrati nella Padania, produttori di Ossidi d'Azoto e Ammoniaca che aumentano le infiammazioni polmonari (anche negli animali) ed altri GAS serra (Metano, CO2, Vapore acqueo) che stanno alterando il clima. Allevamenti che consumano spesso OGM, prodotti con frammenti virali e batterici contenenti resistenze agli antibiotici e alti residui di Glifosate, tutti fattori che alterano il microbiota intestinale e dei terreni, con formazione possibile di nuovo patogeni e proteine sconosciute (ricordiamo tutti i prioni della mucca pazza). Entità che nei nostri intestini e in quelli degli animali, come nei terreni, si scambiano continuamente frammenti genetici "pericolosi". Su cui sarebbe bene indagare eventuali correlazioni con epidemie, passate e presenti derivate da salti di specie dei microbi e dei virus (Aviaria, Suina, SARS, Covid 19). 

Dobbiamo fermare l'uso di pesticidi, mutageni e cancerogeni, con pericoli ulteriori di squilibri e alterazioni genetiche nel microbiota intestinale e nelle nostre cellule. Pesticidi spesso distruttori ormonali e dannosi alle cellule riproduttive (effetti teratogeni), con drammatiche ripercussioni sui nostri figli, sempre più ammalati di "nuove patologie", spesso sconosciute (Telethon docet). Interrompendo nel contempo l'impiego agricolo di reflui industriali di non sicura provenienza e compostaggio. 

Utilizzando i miliardi di € a disposizione dai fondi europei agro-climatico-ambientali e per il benessere animale, che consentono agli agricoltori di coprire i mancati ricavi e maggiori costi, più un 30% per le azioni collettive, come quelle oggi IMMEDIATAMENTE NECESSARIE per proteggere la salute, diritto prioritario inviolabile ed immodificabile, costituzionalmente tutelato. 

Attivando una Politica di prevenzione sanitaria nella convergenza d'interessi di tutti gli attori della filiera agricola e zootecnica.

La Pianura Padana ha la massima concentrazione di inquinanti sottili e pesticidi invisibili che hanno indebolito la popolazione e trasportato microbi, ma tutta l'Italia è avvelenata dai pesticidi e bioaccumulo tossico generale nelle catene alimentari, con perdita di aspettativa di vita sana drammatica negli ultimi due decenni (Eurostat) e ripercussioni pedantissime sui Costi Sociali e Umani.
In Italia spendiamo un miliardo di € in pesticidi e oltre 100 miliardi per curare malattie degenerative, che in notevole percentuale sono imputabili all’uso dei pesticidi, come dimostrano le statistiche nei paesi che li hanno ridotti drasticamente, quali la Danimarca. Se spendessimo 12 miliardi di € annui, necessari per sostenere ed assicurare le riconversioni biologiche di tutte le filiere agricole, ne risparmieremmo almeno il doppio nella sanità, e altrettanti nella prevenzione del dissesto idrogeologico. 

A ciò si aggiungerebbe il "risparmio" di decine di migliaia di decessi annui, imputabili all'inquinamento dell'aria, cui contribuisce l'incenerimento dei rifiuti, che impone la celere fuoriuscita dalla plastica le cui "nanoparticelle" sono ormai diffuse ovunque, veicolando e concentrando pesticidi e altri inquinanti chimici nelle catene alimentari.

Decongestionando in tal modo la sanità nazionale dai rischi di future emergenze come quella attuale, che ci costerà centinaia di miliardi per il "fermo economico".

Salviamo la popolazione padana e italiana dagli inquinanti !

Che l'Italia sia da traino alla riconversione Agroeco-Biologica di tutta l'Europa e del mediterraneo, grazie alla sua eccellente capacità di trasformazione agroalimentare co-evolutasi in tradizioni secolari riconosciute in tutto il mondo. Oltre che un "faro ecologico" generale che sia da guida per l'intero Pianeta, che oggi "respira" mentre le attività economiche umane si fermano, chiedendoci la riconversione Econologica dei sistemi produttivi.

Meno animali allevati e pesticidi, chimica e gas tossici climalteranti (che Madre Terra non può più sopportare) ...e tutti più ricchi. 

Come ci ha indicato, saggiamente, anche Papa Francesco nella sua Enciclica "Laudato sì". Soprattutto, rispettando il diritto prioritario alla "sana e robusta Costituzione"… quella del Popolo Italiano. 

Come Lei meritevolmente ha fatto, avv. Giuseppe  Conte,  in questa emergenza mondiale, che va vista come l'ultima occasione da non perdere per salvare l'Umanità e la Biodiversità della Terra, nel suo "equilibrio biologico e microbiologico".

In Cina, scadute le incubazioni di tutti i contagi precedenti, ripulitasi l'atmosfera, come dimostrano i satelliti della NASA, miracolosamente si sono azzerati i nuovi contagi... ci vogliamo chiedere perché?

Giuseppe Altieri, agroecologo. Premio Padre Pio 2016 alla carriera.

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