Il fascino della pace e della riflessione in armonia con la Natura che rifiorisce, e neanche da solo. Quale assonanza armonica migliore, quando contribuisca a far affiorare dalle profondità dell'Essere, la consapevolezza di far parte della specie che è anche il più grande dei problemi della conservazione della biodiversità?
Nel senso che l'aspirazione comune, ha un contrasto in termini con la realtà, che non si può ignorare. Arrivare alla consapevolezza di sé come parte del Creato, è il risultato dell’ecologia profonda e del bioregionalismo, e nasce dal medesimo contesto intellettuale, tra cuore e ragione, accrescendo un sistema di valori attorno ad un cammino comune.
La chiave di volta che regge il “sistema” del concilio ecologico universale, è in contrasto, purtroppo con la realtà e l’attualità di “sistemi” prevalenti, dissonanti e pericolosi, che presiedono con la leva giuridica, al governo globale delle società civile di ogni Nazione, che cesserà di esistere, prima o poi, per come siamo abituati a concepirle e a riconoscerle.
Resta, così, il contrasto continuo con la realtà e il pericolo costante che la Natura e la Biodiversità, non abbiano più il tempo di sopravvivere all’uomo che incarna quei sistemi avversi al nostro.
E non è realistico ignorare il pericolo che insiste tra i tempi del bioregionalismo e dell’ecologia profonda, come sistema da rendere prevalente nelle nostre comunità, se non si affronta la questione politica generale.
Si tratta di uno sforzo non abituale, perché è del tutto contrastante con il dominio di cui si ha per intero il governo, ma si tratta di operare uno sforzo comune per proteggere una realtà con i suoi ideali comuni di benessere e di pace.
Qualche esempio per tutti. Perché parlare dei danni della rete 5G, mentre l'ANCI ha dichiarato a tutti i Comuni Italiani di approvarne la diffusione. Ed è l'associazione rappresentativa, che siede al Tavolo del Governo, assieme alla Conferenza Stato Regioni? E’ evidente che è questione politica cruciale, come lo è il sistema finanziario solo privato, e come l’effetto prodotto dalla GDO, in contrasto con le produzioni naturali e biologiche e la loro distribuzione, e tanto altro ancora, in una litania senza fine.
Così, occorre che si sviluppi una coscienza politica partecipativa, che incontri le istanze dei cittadini italiani, anche se per altre urgenze, ma tutte concentrate e indirizzate al bene comune, tra cui, le fondamentali questioni incentrate sulla cura dell’ambiente.
Sul piano personale associativo ho avviato già da tempo un’azione organizzativa che, lontano dalla partitocrazia, tra cittadini e associazioni, lavorasse attorno all’associazionismo politico per finalità elettorali di popolo, maggioranza democratica partecipativa reale, per essere maggioranza in Parlamento. Un modello che in effetti, prova a rivolgersi non alla partitocrazia autoreferenziale che incarna il potere costituito da oltre 50 anni, ma ai cittadini stessi, contando sul potere sovrano, insopprimibile, se non per modifica costituzionale. che ancora ci resta.
Durante gli Stati Generali dell'Ecosofia, previsti a Tivoli il 20 e 21 giugno, vorrei farne una proposta, cui legare le convenzioni operative che, assieme all’associazionismo politico, trattino della realtà microeconomica che ci appartiene, sui consumi nel mercato domestico nazionale, auspicando la partecipazione al Tavolo dei Valori Comuni che si sta costruendo, del Movimento Bioregionalista.
Giovanni Tomei - gtomei@advocacy.it
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