domenica 10 maggio 2020

Capracotta. Continuano i dialoghi con Antonio D'Andrea dell'Università Conviviale di Vivere con Cura


Capracotta,"Far nascere il circolo Greta", la proposta dell ...

Capracotta. Dialogo on line con Elena (E), Rino (R) e Antonio (A)

E: Rileggendo e riflettendo sugli articoli fin ora pubblicati voglio proporre che all'interno di questa Università ci sia anche una Scuola Istituto di Astronomia e Astrologia. Su quest'ultima da secoli c'è un dibattito che secondo me va aperto e continuato. Soprattutto dopo gli studi di Warburg, pubblicati ora anche in Italia (titolo: Astrologica ed Il Mulino). E anche una Scuola/Istituto sulla Maternità e l'Infanzia. Non mi dilungo perché ognuna/o potrebbe e dovrebbe conoscere di tutto e di più su questo che è l'evento più importante della nostra vita ma relegato a una mera funzione biologica e i maschi ignoranti sulle mille implicazioni esistenziali, psicologiche, culturali e sociali.
Che ne pensate?

R: Sono d'accordo. E prima di chiederti di nuovo su cosa puoi dirci come proposta non solo per un gruppo ristretto di illuminate/i ma per ormai migliaia di individui, soprattutto delle classi svantaggiate e del terzo mondo, volevo dire che mi è tornata una frase che ho sentito qualche tempo fa e che potrebbe essere il nome di questa Università, e cioè: L'Università del RiMedio Evo e come sottotitolo tutto quello che spiega. Proprio perché dobbiamo focalizzare ricerche e attività che pongano Rimedi ai mille inquinamenti, storture e coscienze offuscate, esaltate....

E (E)...scusa se ti interrompo. A questo proposito anch'io ho pensato a un altro titolo abbreviato con poi il sottotitolo illustrativo e cioè: L'Università (o Multiversità, a me piace di più) dell'ABC del Pianeta. Per me è vero che questi saperi dovrebbero essere la base su cui poter vivere sulla Nostra Terra, l'ABC appunto. E quasi bisogna pensare a un diploma o meglio Laurea dopo che ciascuna/o o in gruppo ha imparato e frequentato queste scuole/corsi e laboratori.

A: Registro che sta suscitando interesse e coinvolgimento. Ho ricevuto delle telefonate in cui almeno in due situazioni vogliono partire da subito come Università, contattando sia pensionate/i che esperte/i nei vari campi e che un giorno o mezza giornata la settimana incominciano a trasmettere i loro saperi pratico-teorici. Ecco partire piano in modo da attivare con la massima attenzione e discrezione questa Università, questi saperi che le istituzioni non contemplano o solo per i futuri professionisti dell'Ecologia che il più delle volte vivono in città e non agiscono di conseguenza. Predicando bene e razzolando strano.

Per quanto riguarda il problema-tema sollevato da Rino desidero raccontare cosa accadde agli inizi di Vivere con Cura a Milano ove era nata nel 1986. Gli incontri sotto forma di conferenze erano a scadenze quindicinali con programmi stagionali che si rinnovavano tranne in estate. Ebbene oltre alla nascita di belle amicizie, collaborazioni e scambi tra le/i partecipanti e le relatrici/tori, dopo un paio di anni diverse partecipanti arrivarono a cambiare lavoro e anche ad andare a vivere in campagna o paesi per attività eco e biologiche. E tenete conto che ripeto erano incontri quindicinali e su temi vasti: alimentazione, agricoltura biologica, medicine dolci, Erboristeria, Bioarchitettura..... (Ognuno meriterebbe lunghi cicli di apprendimento) Invece noi possiamo e dovremmo in ogni territorio, c'è chi li chiama Bioregioni (e invito ad andare a vedere il loro sito), arrivare a strutturare tutti quei corsi-laboratori di cui ho parlato -aggiungendone altri come diceva Elena- in modo che chi partecipa sia si sente partecipe di un esteso e variegato movimento culturale (in senso lato, quindi esperienziale) e sia può conoscere tante realtà o con cui collaborare stabilmente o anche andare a vivere in quella zona cambiando vita. Voglio dire che è passata la fase delle/i Pioniere/i oggi ci sono tante realtà in tutto il mondo. Noi accentuiamo l'aspetto che potrebbero e dovrebbero essere primaditutto Scuole permanenti. Per esempio le fattorie didattiche dovrebbero essere Scuole-Fattorie e diventare a essere tutti i giorni. Mentre lavori, insegni e impari.
Faccio l'esempio delle Scuole del Bosco o di quelle Montessori. Tanti genitori o madri single prendono seriamente in considerazione di offrire alle proprie figli/e una scuola del genere e sono disposte a trasferirsi da sole o in gruppetti in modo tale che si possono creare gemellaggi tra chi continua a vivere in città per via di un lavoro con entrate certe e chi in campagna o montagna, in collaborazione, può comunque fare vita più che decorosa anche “materialmente” ma con anche enormi guadagni esistenziali, spirituali, culturali e intanto si rimette in moto quell'economia che non pesa sul pianeta. Possono nascere piccole cooperative, attività di turismo salutistico (leggi Forestaterapia) o organizzare raccolte di Erbe e Frutti), attivare Orti sociali a distanza, o accudimento di anziane/i che possono trasmettere i loro saperi anche con degli handicap o malattie e intanto anche fare tante autoproduzioni.
Voglio dire che conoscendo o arrivando a conoscere bene il territorio e tutte le scuole (ABC, bello il breve titolo) e realtà facilmente si crea una società di mutuo soccorso con possibilità di attività molteplici, stagionali e quindi ecco l'importanza di sapere e saper fare tante cose. Questo era il Segreto (di Pulcinella) per cui per esempio a Capracotta si riusciva a vivere decorosamente e con mille scambi, provviste e aguzzando l'ingegno (in dialetto: “la gnign(e muta)ra”. E tieni conto che tutti quei saperi erano trasmessi direttamente, spesso da genitori analfabeti perché la scuola Statale così come tutta la Cultura e Società non li riconosceva.
Noi diamo loro dignità Culturale al massimo livello, ecco perché ci tengo che la chiamiamo Università o Multiversità. Sono i saperi Sacri per poter continuare a vivere su questo straordinario Pianeta e quindi possono e devono essere l'Abc, proprio come ha detto Elena. Ma è bello e calzante anche quello indicato da Rino: L'Università del RiMedio Evo.
E per questo che invito a far partire da appena possibile i Campeggi Estivi per Bambine/i zero-120 anni, fossero solo Scuole del Bosco e scuole di erboristeria e ForestaTerapia per mettere in Gioco questo Movimento che ha tutte le premesse per essere entusiasmante e liberare nuove energie. E in rapporto con il movimento di Greta.

R: Faccio mia la critica che ti muove Ferdinando e cioè mi sembra un po' new age, da nuovi figli dei fiori, hippies. Le realtà di migrazioni di massa da continenti, nazioni in guerra, perdite di lavoro dopo il Covid, disastri ambientali.... Antonio ti rendi conto delle mille emergenze e situazioni non drammatiche ma tragiche...

E. Fai bene Rino, anche se non ti conosco, a sottolineare questi aspetti amari e tragici. Ti voglio fare un esempio: da quando mi sono avvicinata alla conoscenza delle Erbe (grazie in particolare alla casa delle erbe) pian piano nel tempo libero (poco, come dicevo) le ho incominciate a usare in cucina, a fare oleoliti, unguenti e ora desidero cimentarmi a fare saponi, il pane.... E ero andata a vivere in campagna con marito e figlio già per desiderio di vita naturale ma con i corsi a cui ho partecipato e alla lettura di libri o video sullo Smart ebbene ho scoperto un mondo che mi appaga tanto, sto meglio, scopro sempre cose nuove, belle amicizie e begli incontri... E poi tieni conto che noi donne ce l'abbiamo nel Dna.... E potremmo fare mille cose. Solo che nessuna istituzione mi aveva invogliata. E penso alle Badanti dell'Est, per esempio, che sanno e praticano ancora quei saperi, anzi sono bravissime, la maggior parte, e riescono a mandare soldi ai loro familiari grazie ai mille “trucchi” e segreti di una vita semplice e decorosa anche se con grandi sacrifici e stress. Mi immagino che se attiviamo queste scuole utilizzando anche i social e stimolando i talenti e le conoscenze fin dalla più tenera età potremmo veramente fare belle, bellissime cose. Senza promettere niente perché ci sono mille difficoltà e problemi. Ma è dalla scuola, dall'Abc di questa Università che, secondo me, dobbiamo ripartire.

A: Per luglio e agosto stiamo attivando un campeggio e soggiorno diffuso sia a Capracotta che in altre realtà dell'Alto e del Molise. Sia per discutere mentre condividiamo saperi e pratiche.

R. Diamoci un appuntamento settimanale per continuare il dialogo. E chiunque può inserirsi. C'è l'amico Paolo di Treia (Macerata) che raccoglie e sistema gli interventi in modo da essere una ricerca in progress. E farlo diventare un Manuale on line.

E: Per me va bene. Intanto rifletto su quello che ci siamo dette/i e continuiamo il cammino.

A: Alla prossima

Antonio D'Andrea


Il Cannocchiale

Articoli precedenti: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/search?q=Antonio+D%27Andrea+Capracotta


1 commento:

  1. Commento di Ferdinando Renzetti: "seguo da tempo quel che fanno a capracotta, interessante leggere la visione e la carta degli intenti anche se il primo quesito è che non saranno troppe le cose nel programma. poi tutte fatte bene? o il risultato è relativo e l'importante è farle o al limite farle sapere. poi il secondo dubbio è che non ci sara troppa new age in mezzo a queste montagne del molise, almeno nel programma. ecco preferirei meno cose, realizzate veramente e fatte bene, più legate alla tradizione della bioregione del sannio, alla storia dei sanniti e alla transumanza e alle le pietre, in particolare, nei paraggi cè uno dei più importanti e interessanti siti archeologici dell intero meridione, il teatro e area sacra di pietrabbondante"

    RispondiElimina