sabato 3 luglio 2021

L'allevamento in Europa diventerà più "umano"...?



Ricevendo dalla Lav la notizia che, finalmente, la Commissione Ue ha dichiarato l’intenzione di vietare, entro il 2027, ogni tipo di gabba per galline, scrofe, vitelli, anatre, oche e altri esseri, è stato automatico pensare a un editoriale di Luigi Pintor del 1999, sul Manifesto. Fu uno scritto storico, per via di un collegamento che all’epoca ben pochi avrebbero fatto – e forse tuttora...

Nelle sue scarne, chiare, dense righe, Luigi metteva insieme i bombardamenti Nato sull’ex Jugoslavia, ai quali partecipava l’Italia che aveva come presidente del Consiglio Massimo d’Alema, e la bocciatura, da parte dei parlamentari europei dei Ds (Democratici di sinistra), di un emendamento pro-galline ovaiole, con il quale si cercava di accelerare l’abolizione delle gabbie in batteria, ergastoli a più piani.

Davanti a queste due espressioni di... indifferenza, pur senza nessi apparenti, Luigi concludeva così: “Io con questi non voglio spartire nemmeno un ovetto”.

A 22 anni di distanza, la situazione è un po' cambiata. L'indifferenza per le gabbie animali è meno accentuata. L'indifferenza per le guerre e le aggressioni sulle teste altrui, invece, se possibile è aumentata.

Marinella  Correggia

(Marinella Correggia con Paolo D'Arpini a Treia)


Nota integrativa: 

Petizione vegetariana consegnata al Segretario Generale dell'ONU il 22 aprile 2009 in occasione della Giornata della Terra.

Nel 1996, la "Rome Declaration of World Food Security" riaffermò il diritto di tutti ad avere a disposizione cibo sano e nutriente. I firmatari si impegnarono di sradicare la fame in tutti i paesi del mondo.

Nel 2008, la cattiva alimentazione e la carenza alimentare in molti parti del mondo è vieppiù in aumento, con nuove punte di sofferenza. Scarsi o devastati raccolti, aumento dei prezzi di alimenti primari, sistemi agricoli insostenibili sono tra i fattori che rendono la classe popolare vulnerabile ed a rischio di sopravvivenza.

Non è assolutamente accettabile che, persino in una drammatica situazione che vede morire di stenti almeno sei milioni di bambini all'anno, grosse quantità di cibo dipsonibile vengono usate per allevare milioni di animali da macello.

In nome dell'intelligenza e della giustizia umana non è più pensabile che

dai 7 ai 16 kg. di soya o altri legumi, che oltre 15.500 litri di acqua pulita, e circa 323 mq. di pascolo vengano utilizzati per la semplice produzione di un kilo di carne (sì avete letto bene 1 kg. di carne) che verrà consumato da chi ha i mezzi per concederselo. Mentre le stesse sostanze potrebbero alleggerire notevolmente la fame di chi è nel bisogno.

Malauguratamente, anche se gli esperti della FAO considerano che questo super produzione alimentare sia una minaccia all'ambiente alcuni di questi "esperti" consigliano sistemi -come gli OGM- che rischiano di creare ulteriori danni al già devastato ambiente, senza sapere dove ciò porterà.

Gli affamati del mondo, molti milioni di vegetariani e la gente che ha preso coscienza di questo stato di cose e cerca soluzioni in armonia con la natura, hanno diritto di chiedere ed aspettarsi dai governanti e detentori del potere economico e scientifico soluzioni ecologiche, intelligenti e ragionevoli, come ad esempio il vegetarismo stesso....

Per queste ragioni, noi chiediamo alle Nazioni Unite ed alle sue agenzie di interessarsi maggiormente alla "soluzione" vegetariana, studiandone i suoi diversi aspetti: sociali, anatomici, ecologici. economici, salutistici, etc. In vista di ottenere risultati concreti a controbattere la fame nel mondo.

(Traduzione dall'inglese di Paolo D'Arpini. Un cospicuo numero di firme è stato raccolto dal link del Circolo Vegetariano VV.TT.)

Nessun commento:

Posta un commento