sabato 17 luglio 2021

Scorie radioattive: "Nella Tuscia non c'è posto..."



Finalmente si è concluso il grandissimo lavoro di produzione delle osservazioni alla proposta di Sogin di realizzazione del deposito di scorie radioattive.

A seguito di una attenta ed incessante analisi dei nostri Territori sono emerse realtà oggettive che contrastano fortemente contro ogni ipotesi di realizzazione nella Tuscia. Quello da noi svolto è stato un lavoro scrupoloso e corretto, rispettoso della legge e conforme alle regole che ci sono state proposte, per non dire calate dall’alto. Il lavoro di Sogin, invece, non appare particolarmente corretto e leale. Per fare chiarezza è utile ricostruire brevemente la storia di ciò che è successo da gennaio ad oggi.
La notte del 5 gennaio 2021 viene pubblicata la segretissima carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive; vengono offerti 60 giorni per portare le proprie controdeduzioni a questa proposta a tutti i portatori di interesse qualificati; durante questi mesi vengono ascoltati in parlamento i dirigenti di Sogin e Isin, i quali espongono la procedura di individuazione del sito e di realizzazione del deposito; la Sogin raccoglie tutte le osservazioni prodotte dai portatori di interesse in vista del seminario nazionale, che concluderà questa fase e porterà alla stesura carta delle aree idonee.


Come si evince dalla breve cronologia ci siamo trovati da un momento ad un altro a contrastare un progetto su larga scala con armi che non sono minimamente paragonabili a quelle che sono a disposizione dei nostri competitori.


Andiamo per ordine, altrimenti non si fa chiarezza.

A differenza di Sogin, che ha avuto molti anni per stilare la Cnapi, a noi inizialmente sono stati offerti solo 60 giorni per contrastarla. Per fortuna i giorni poi sono diventati 180, ma, messi sul piatto della bilancia, sembrano un’inezia rispetto agli anni impiegati dalla società.
Sogin ha impiegato veri e propri capitali per stilare questo documento, noi, invece, abbiamo fatto iconti con i contributi volontari dei nostri sostenitori.
Sogin, negli anni, ha lavorato a questo progetto in tranquillità, noi in epoca di pandemia.
Sogin ancora non ha fissato le date del seminario nazionale, indicando l’autunno 2021 come periodo possibile.
Sogin ancora non ha definito le modalità per partecipare al seminario nazionale.
Sogin ancora non ha comunicato chi saranno i componenti della commissione indipendente che valuterà le proposte e le osservazioni durante il seminario nazionale.

Dalla breve descrizione si evince Sogin è l’unica protagonista del dibattito pubblico e che, a chi ha avuto la volontà di opporvisi, viene offerto un piccolissimo margine di azione, per questo chiediamo che vengano subito definiti i termini e le modalità di partecipazione al seminario nazionale, che venga resa possibile a tutti i portatori di interesse qualificati la partecipazione ad esso, che vengano pubblicati i nomi dei componenti della commissione, e che vengano fissate date certe per lo svolgimento, perché questo è un tema cruciale per l’intera Nazione e per i Territori che sono stati chiamati, loro malgrado, a difendersi.


Chiediamo, infine, la legittima possibilità di poter essere rappresentati a pieno titolo dalle nostre amministrazioni comunali e ricordiamo che in autunno molti comuni andranno ad elezioni e che non è possibile, né tantomeno corretto, far rappresentare intere comunità da amministrazioni in scadenza dei termini, durante una campagna elettorale e in periodo di elezioni.

Pertanto, chiediamo di posticipare il seminario nazionale ad un periodo più favorevole alle Comunità interessate, cosicché anche noi possiamo avere a disposizione qualche elemento in più per far valere la nostra Volontà.
 
COMITATO per LA SALVAGUARDIA del TERRITORIO di CORCHIANO e della TUSCIA
COMITATO per LA SALVAGUARDIA del TERRITORIO di MONTALTO e della TUSCIA
“MONTALTO FUTURA”
 
Rodolfo Ridolfi    Carlo Falzetti  - (Fonte: La Città.Eu)



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