Durante i mesi estivi abbiamo suonato cantato ballato coltivato costruito cucinato ci siamo abbracciati massaggiati amati baciati ci siamo presi cura di noi dell'ambiente e dei luoghi. Ci siamo divertiti così tanto che alla fine ci siamo quasi annoiati…
Giorni fa sul Gargano siamo andati a una festa di amici per la fine dell'estate, quando siamo arrivati i ragazzi stavano montando l’impianto di amplificazione sotto al portico. Stavano gia provando gli strumenti e suonando i primi brani, nel frattempo gironzolavo qua e là fino ad entrare in cucina e sedermi al tavolo pieno di bottiglie vuote e piene cicche di sigarette cartine tabacco e scatoline.
Ho bevuto un bicchiere di vino rosso Nero di Troia fatto in casa, molto buono, poi magicamente una delle scatoline si è aperta mostrando il magico e prezioso contenuto: erba verdissima nuovo raccolto. Incuriosito ho proposto a Pistillo di fare una canna, lui mi ha detto di farla io, ho provato sbriciolando una grossa cima e mischiandola col tabacco solo che poi non sono riuscito a chiudere la cartina cosi l'ha finita Pistillo e l'ho accesa, ho fatto tre tiri e vuum la mia mente è partita e si è persa nel vuoto della sera.
Dopo un po di risate e schiamazzi con Pistillo, ho iniziato a ballare senza freni e inibizioni di sorta in modo compulsivo fino allo stremo, un flash out pazzesco. poi siamo saliti nel pandino grigio e abbiamo percorso il lungo sentiero brecciato ai lati i cespugli di erba sembravano infiniti illuminati dai fari nella notte buia e piena di stelle.
Arrivati vicino al forno ancora caldo abbiamo tolto lo sportello ed è stata un impresa tirare fuori le quattro pagnotte dei pani in cassetta, sorreggendoci l’un l’altro e ridendo nella folle e spensierata impresa. Ho preso tra le braccia, stringendole forte, le pagnotte calde e le ho portate in cucina poggiandole sul tavolo, mentre Pistillo sferrava un attacco deciso alla crema di nocciole...
Io sono andato fuori e mi sono allungato sull’erba secca profumata di fine estate sulla terra dura e calda e la paglia mi sono cullato come un in sogno lucido guardando il cielo buio illuminato di stelle con sensazioni forti ed intense, la mattina mi sono svegliato bene, fresco e riposato, ho fatto colazione col pane della sera che pistillo aveva appena affettato spalmandovi il burro vegetale di un avocado ben maturo…
Dopo un po' sono partito e nel pomeriggio sono arrivato ed ora eccomi qua a raccontare alcune vicende di questi quattro mesi sulla strada.
Finita l'estate è arrivato l'autunno...
Ferdinando Renzetti
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