VOGLIAMO una CITTÀ... PIÙ VERDE, più silenziosa, con più alberi, prati, vegetazione, barene
- l’Oasi degli Alberoni va rispettata, senza inutili nuove costruzioni...
- l’Oasi naturale di Ca’ Roman va mantenuta nello stupendo stato attuale
-l’isola di Sant’Erasmo deve restare l’orto di Venezia e non diventare una centrale fotovoltaica
- la foce del Dese-Zero e il Montiron, cuore della Laguna sud, non vanno trasformati negli ennesimi parcheggi per bus e auto diretti a Venezia
- va aumentato e curato il verde urbano, anche lungo le strade, anche con un sempre maggior coinvolgimento della popolazione.
- il Parco di San Giuliano si deve allargare, come prevede il suo progetto, e non essere ridotto con altri parcheggi, insediamenti aziendali lungo il Canale già dichiarati abusivi e per attività private lungo la laguna;
- il Bosco di Mestre va ampliato, come previsto dal PAT, e non essere assediato da nuove costruzioni, abusivamente autorizzate come sta succedendo al Bosco di Carpenedo, in via del Tinto;
- il Parco del Marzenego va finalmente attuato, senza danneggiare gli stupendi meandri del Rio Cimetto e valorizzando l’area verde lungo il fiume nell’attuale “buco” dell’ex Umberto I°;
PIÙ SICURA, prevenendo incidenti e brutti incontri
- pedoni, mamme e bambini, anziani, portatori di handicap devono poter camminare per le strade principali e secondarie, senza rischiare di essere investiti da auto, furgoni o moto che sfrecciano anche nelle vie secondarie, dove non si devono assolutamente superare i 30 km/ora;
- i/le ciclisti, che sono sempre di più, non devono correre sui marciapiedi, ma hanno diritto ad una rete ciclabile completa e ben segnalata, soprattutto negli attraversamenti di vie automobilistiche;
- in ogni quartiere va sostenuta la nascita e crescita di attività comunitarie (cene e feste all’aperto, luoghi di incontro per adulti e bambini, ecc.) per togliere terreno a spacciatori, scippatori e altri/e delinquenti;
CON SERVIZI ACCESSIBILI realmente negozi di vicinato, farmacie, uffici postali, bancomat sono servizi essenziali che vanno distribuiti in modo da essere raggiungibili da ogni abitante in 15 minuti a piedi, al massimo;
PIÙ SANA, molto meno inquinata
- Il traffico automobilistico va ridotto con l’aumento e il miglioramento dei servizi di trasporto
pubblici (bus, tram, treni locali);
- va ridotto anche il traffico aereo (che inquina un’ampia area, tra Mestre est, Campalto, Favaro, Tessera e Quarto d’Altino). Invece la società dell’aeroporto, Save, prevede addirittura di raddoppiarlo nel prossimo decennio.
- Il Canal Grande va riservato ai mezzi pubblici e alle barche a remi, con l’eccezione del trasporto merci solo dalle 5 alle 8 di mattina.
- le navi croceristiche di grande stazza vanno fatte approdare fuori laguna, come
espressamente previsto dalla legge, senza alcuna nuova banchina “provvisoria” a Marghera o nuovi scavi di canali in laguna;
PIÙ DEMOCRATICA e partecipata
- Vanno previste periodiche assemblee di quartiere/sestiere in cui tutta la popolazione possa esprimere idee, proposte e critiche relative ai principali problemi comuni della zona.
- Le Municipalità e il Comune devono essere presenti nelle assemblee, con i loro amministratori e tecnici, per rispondere ai partecipanti e prendere nota delle proposte o critiche, per discuterle nelle sedi istituzionali ed attuarle oppure motivare scelte diverse.
- In ogni quartiere/sestiere devono esserci sufficienti luoghi pubblici per le attività delle associazioni locali e le assemblee popolari.
PIÙ ACCOGLIENTE, specie per i giovani
- Le giovani coppie, e non solo loro, devono poter trovare delle case in affitto in cui vivere, cosa ora quasi impossibile a causa della monocultura turistica che espelle i/le residenti per aumentare gli affitti a prezzi impossibili per gli abitanti
- vanno studiate e sostenute nuove proposte di lavoro, indipendenti dal mercato turistico, sia legate ad antiche arti e scuole artigianali, sia a moderne tecnologie nel campo informatico ecc.
PIÙ BELLA e decorosa
- Vanno tutelati e valorizzati i tre padiglioni storici dell’ex Ospedale Umberto I° di Mestre, che il Comune non ha ancora finito di acquisire nel suo Demanio;
- In via Pio X di Mestre, la ditta Marinese deve attuare il “Giardino delle mura” (a fianco dell’ex scuola De Amicis), previsto dal scellerato Piano comunale che le ha cancellato il Parco di via Pio X (ultimo lembo dello storico Parco Ponci).
- Vanno sostenuti e premiati i balconi fioriti, i restauri degli intonaci, i murales di qualità e ogni altro elemento di cura della bellezza delle nostre città.
Michele Boato - Venezia
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