giovedì 13 giugno 2024

Coerenza universalista...


 

L‘essere coerenti nei propri ideali universalisti è prerogativa dei grandi spiriti, non possiamo esimerci dal fornire un  esempio, dal sentire la responsabilità del destino collettivo: per primi dobbiamo incarnare e vivere quei valori fondamentali della vita che vorremmo attuati nella società in cui operiamo, uniformando la nostra stessa natura a ciò che è giusto per noi stessi e per tutte le creature con cui interagisce la nostra esistenza. 


Nulla è più incisivo e determinante dell’esempio che può dare ognuno di noi in ogni circostanza della vita. Ma se neanche gli “addetti ai lavori”, coloro che si battono per la nostra giusta causa, se nemmeno coloro che credono in un mondo migliore riescono ad essere coerenti e di esempio, come sperare che gli indecisi aderiscano a ciò che noi stessi non riusciamo a mettere in pratica?


La caratteristica umana che ci distingue è la nostra visione universalista delle cose. Noi parliamo di amore universale, di giustizia universale, di non violenza universale. Non facciamo riferimento ad alcuna dottrina perchè siamo figli dei grandi iniziati, dei grandi filosofi, dei grandi uomini di scienza e cultura morale di ogni tempo e paese: siamo cristiani quanto buddisti, induisti, jainisti, taoisti… Noi guardiamo con occhio amorevole e stupore la bellezza dell’alga e della balena, dell’elefante e del moscerino, dell’orchidea e dell’ortica. Solo ciò che si contrappone alla vita, che volutamente prevarica sull’altro, che genera sofferenza, non trova la nostra approvazione.


A noi sta a cuore tutta la creazione e non crediamo che vi sia qualcosa al servizio o in funzione di un’altra ma che tutte le cose interagiscono per il bene e l’evoluzione integrale di ogni singolo componente la Vita.


E’ l’irresponsabile non curanza degli effetti prodotti dalle nostre scelte quotidiane che preclude il progresso morale e spirituale. E’ l’indifferenza verso la sofferenza delle nostre vittime ciò che inaridisce il cuore e rende l’uomo capace di qualsiasi delitto. E’ il sacrificio forzato dei deboli a vantaggio dei forti che ha fatto di questo mondo un luogo di dolore.



 Stralcio di un articolo di Franco Libero Manco





 

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