giovedì 6 giugno 2024

Fuori la Nato dall’Italia...

Fuori l'Italia dalla NATO

La parola d’ordine, lo slogan, il caposaldo della dottrina, insomma,  apparteneva per decine di anni  al Movimento pacifista e antimilitarista. Che però  l’ha opacizzato.

Un principio molto semplice: l’Italia non ha conflitti territoriali con nessuno e nessuno li ha  con l’Italia, men che meno per giustificare una guerra. Un principio molto semplice: se non deteniamo in territorio italiano  armi e basi, peraltro costosissime: sulle spalle di sanità e scuola, armi e basi peraltro altrui: USA, peraltro nucleari: dunque non  difensive bensì offensive, noi non rischiamo l’abbattersi  di armi, peraltro atomiche, a distruggere il territorio italiano. Dunque, il principio pacifista è basato sull’utilitarismo: dottrina filosofica di natura etica secondo la quale il bene si identifica con l’utile.

L’appartenenza  alla Nato non è mai stata utile bensì pericolosa: guerra fredda USA-URSS, ma “obbligata” a Yalta dalle “sfere di influenza” dei vincitori e dalla divisione in blocchi: Stati satelliti nella “NATO” per difendersi dagli Stati satelliti del  “Patto di Varsavia”, o viceversa. Questo “obbligo”, a cui si erano sottratti Paesi neutrali: in Europa: Svizzera, Austria, Irlanda, Norvegia, Svezia, ecc.,  sarebbe caduto con la caduta del muro di Berlino. Invece, allo scioglimento del Patto di Varsavia non è seguito lo scioglimento della Nato, che addirittura, su input Usa, ha spinto l’Italia in giro per il mondo a sacrificare le vite dei propri soldati in guerre (sanguinose) niente affatto difensive: Guerra del Golfo, due Guerre in Jugoslavia,  Guerra in Somalia,  Guerra in Afghanistan, due Guerre in Iraq, Guerra in Libia (a prescindere dalle “missioni” in Libano, Albania, Niger…).

La guerra condotta  per procura sulla pelle dell’Ucraina, sarà l’ennesima guerra USA-NATO perduta, così da concludersi peggio di come poteva essere evitata: con un accordo di neutralità dell’Ucraina e cessione dei suoi territori russofoni. Cioè, auguriamoci, come fu nel 1962,  senza terza guerra mondiale e nucleare, senza i missili nucleari americani lanciati dall’Italia sull’immensa Russia e i missili russi sganciati sulla minuscola Italia. Questa prospettiva, sempre incombente, è evitabile denuclearizzandoci, smilitarizzandoci almeno del peggio, della Nato...

(Stralcio di un articolo apparso su Rete Ambientalista -    https://www.rete-ambientalista.it/2024/06/03/vota-fuori-litalia-dalla-nato/)


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