Le popolazioni tradizionali di tutto il mondo hanno creduto in una MADRE TERRA che dona la vita e accoglie i morti nel suo terreno fertile. Gli antichi Greci la chiamavano Gaia, la presenza terrena dell' Anima Mundi, vasta e misteriosa intelligenza primordiale che costantemente fa nascere tutto ciò che esiste, la grande soggettività nutritiva, insieme s spirituale che materiale, che sostiene tutto ciò che è.
Tale antica conoscenza si rivela nella parola dghem che in qualche modo riconduce alla parola Earth inglese) ed a quelle ad essa collegate, come Erde nelle lingue germaniche. Stepha Harding si delizia con un termine paragonabile: ANIMA MUNDI che tradotto dal Latino ha il significato di "Anima della Terra".
L'idea di una Terra vivente e viva continua ad influenzarci oggi attraverso un percorso platonico indiretto: nel suo TIMEO Platone afferma: " Questo mondo è in realtà un essere vivente dotato di anima e intelligenza....una sola entità visibile, che contiene tutte le altre entità viventi".
E da dghem, la parola indicante Terra,derivano per esempio "humus", "acido humico", "umore", "umanità" "umanista","studi umanistici" e la più significativa: "umano". Harding, armato di passione scientifica e di una prosa brillante, ci mostra che NOI, membri di quel genere vivente, spacciato per "saggio", il cosiddetto Homo Sapiens, con la nostra capacità intrinsecamente fantastica di negazione e auto-inganno sappiamo in realtà di appartenere alla Terra, e lo sappiamo fin di primi documenti scritti, come anche nel profondo delle nostre coscienze intuitive...
Come dichiaravano gli Antichi, quelli di Noi che non muoiono sopra l'oceano per un dirottamento aereo o non sono vittime di devastazioni provocate dalle bombe di una guerra, o riescono ad avere una cremazione privata come alternativa "amica dell'ambiente", saranno accolti nel fertile terreno della Madre Terra in qualità di "suoi defunti".
Lynn Margulis
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