lunedì 21 luglio 2025

Gli yankee sono duri di comprendonio...


Bovero Trumb, è rimasto indietro...

...fare la pace significa comprendere le situazioni e la storia, mentre il presidente americano Trump (come molti altri yankee nel suo staff) pare aggirarsi in un territorio del tutto sconosciuto e agisce come se stesse vendendo un complesso vacanziero. Vuole a tutti i costi dimostrare la sua abilità di negoziatore, ma non ci sta capendo nulla e perciò accumula gaffe su gaffe.

Mosca gli ha dovuto ripetere dozzine di volte che la risoluzione del conflitto in Ucraina passa attraverso la risoluzione dei problemi profondi che hanno portato alla guerra, ovvero all’espansione della Nato, avvenuta contro le mille promesse fatte e all’acquisizione dell’Ucraina come testa d’ariete contro la Russia. Si tratterebbe dunque di una pace a largo raggio, per così dire, che non ha nulla a che vedere con le proposte incondizionate di cessate il fuoco che vengono da Washington. Ma Trump proprio non riesce a capirlo, è come se l’acquirente di un resort gli chiedesse di mettere a punto un piano ambientale prima dell’acquisto. Come? Cosa? No, caro mio, ti do 50 giorni per comprare. Ma tutti sanno che il venditore ha cambiali in scadenza e deve assolutamente vendere.
Ora il problema non è Trump che è solo l’ultimo di una lunga serie di presidenti americani del tutto privi di cultura storico – politica e abituati solo a gestire l’egemonia: quando questa viene contestata non sanno più cosa fare e allora aumentano la loro dose di aggressività, già intollerabile in situazioni normali.
Ora la Russia ha già respinto l'ultimo ultimatum e Trump si ritrova incastrato dalle sue stesse mosse. Aveva fatto lo stesso anche con l’Iran, dandogli 60 giorni di tempo per cancellare totalmente il suo programma nucleare civile. Ma Teheran non ha ceduto e così ha dovuto ripiegare sul bombardamento di tre siti nucleari già peraltro abbandonati, reclamando un vittoria che al contrario è stata solo un completo fallimento perché se prima l’Iran era assolutamente disposto a venire a patti, dopo questa inutile aggressione non lo è più, senza peraltro avere ricevuto danni che un buon muratore non possa riparare.

Ed a metà settembre 2025 cosa farà Trump con la Russia? Qualcuno ha osservato che Trump come ogni buon americano, di quelli con la bandiera in giardino, non ama affatto la pace, ma vorrebbe terminare la guerra in Ucraina solo per liberarsi di una palla al piede di spese incontrollate. Adesso però che ha addossato parte di queste sull’Europa è contento di continuare e darà la colpa alla Russia per non avere accettato il suo piano che in realtà era solo un patchwork stupido, recriminatorio e insensato.
Tuttavia abbiamo di fronte il brogliaccio di una commedia dell’assurdo perché gli Usa non hanno una produzione bellica, soprattutto in fatto di missili, adeguata alla situazione, tanto più che debbono foraggiare anche Israele che gli ha già bruciato la produzione di un anno di Patriot e Thaad.

Anche le minacce ai Brics sui dazi risultano alla fine inconsistenti perché sono gli Usa che devono importare beni da questi Paesi e non viceversa. E infatti The Donald ha già clamorosamente fallito con la Cina.

L'ultimatum di 50 giorni imposto alla Russia servirà solo a rendere più chiara la vittoria della Russia, visto che le operazioni militari si stanno facendo più veloci e le infrastrutture ucraine, specie quelle dedicate a ricevere e smistare armi regalo delle oligarchie globaliste, sono diroccate.

Gli Usa sembrano lottatori di wrestling che si trovano ad affrontare un incontro vero dove i pugni fanno male.

Il simplicissimus

La pace di Trumb




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