mercoledì 10 dicembre 2014

Italia avvelenata - 300 pesticidi posson bastare?....

I pesticidi usati in Italia sono circa 300


Nella biosfera vengono immesse circa 4-5 milioni di tonnellate di pesticidi e il giro di affari che li riguarda, ammonta a oltre 15 miliardi di Euro. Soltanto in Italia, ogni anno se ne impiegano 175.000 tonnellate, cioè circa 3 kg a testa, oltre il 30% di tutto il consumo europeo, sotto la spinta sempre più aggressiva di una miriade di venditori di Pesticidi e Consorzi Agrari, senza un'assistenza tecnica indipendente ne una prescrizione (ricetta) da parte di un esperto abilitato, come previsto dalle norme di legge, tanto che gli Albi professionali degli Agronomi, Periti Agrari e Agrotecnici e Tecnici Laureati hanno attivato (seppur con ritardo ventennale) un ricorso al TAR del Lazio.

E, nonostante dal 1 gennaio 2014 sia obbligatoria l'Agricoltura Integrata su tutto il territorio nazionale, ai sensi del D. lgsl n 150 del 14 agosto 2012, sull'Uso sostenibile degli Agrofarmaci,  i Disciplinari di Agricoltura Integrata in Italia non prevedono l'impiego obbligatorio e prioritario delle tecniche sostitutive dei prodotti chimici di sintesi (Agrofarmaci Biologici, Insetti utili, mezzi meccanici per il controllo delle erbe infestanti, ecc.) cosi come previsto dalla Decisione CE del 30-12-1996 - All. 1 Norme OILB, ...di ben 18 anni fa !!!

Pertanto, miliardi di € erogati attraverso i Pagamenti Agroambientali, risorse destinate prioritariamente alla riconversione biologica dell'Agricoltura, sono stati distratti dalle Regioni (in maniera illegittima a partire dal 1996) verso agricoltori che hanno usato sempre più pesticidi e disseccanti chimici di sintesi. Con netto peggioramento Ambientale, evidenziatosi nel crescente inquinamento delle acque, erosione, alluvioni e dissesto idrogeologico (per la distruzione dell'Humus e conseguente mancanza di trattenimento delle acque a monte) e Sanitario (incremento drammatico delle Patologie degenerative e mortali nel nostro paese, con crollo dell'Aspettativa di vita sana negli ultimi 10 anni e record mondiale dei tumori dell'Infanzia (dati Eurostat - OMS). Ed incremento continuo delle Patologie delle Piante per mancanza di assistenza tecnica adeguata e, spesso, per inefficacia dei prodotti chimici stessi.

Un "Disastro Agroambientale" sostenuto dai fondi europei che erano stanziati per l'esatto opposto. Ed avrebbero dovuto e potuto risolvere il problemi derivanti dall'enorme abuso di Pesticidi nel nostro paese, che incidono pesantemente sul Bilancio dello Stato, laddove la spesa "sanitaria" (per malattie, ndr) rappresenta oltre l'80% dei Bilanci regionali !!! 

E' necessaria pertanto un'azione decisa della Corte dei Conti, per il recupero delle somme economiche percepite illegittimamente, con individuazione dei responsabili di tale abuso di poteri pubblici.

Dal 2014 vanno immediatamente interrotti i Pagamenti Agroambientali regionali per l'Agricoltura Integrata, in quanto obbligo di Legge e non più impegno facoltativo agroambientale.

 Bastano 5 miliardi all'anno per riconvertire tutta l'Italia al Biolgico, sostenendo gli agricoltori come prevede la legge europea, obbligatoria e prioritaria. Europa che ci mette a disposizione 70 miliardi di € di contributi agricoli dal 2015 al 2020... i soldi ci sono per tutti. Ma qualcuno vuol continuare a regalarli a chi acquista pesticidi e disseccanti arancio.

I Pesticidi sono molto pericolosi per la salute e rappresentano le principali "concause aggravanti" dell'enorme sviluppo delle patologie degenerative nel nostro cosiddetto "Bel Paese" le cui terre sempre più spesso sono colorate di arancio per l'abuso di Disseccanti che distruggono la fertilità dei terreni e l'Humus che trattiene l'acqua, predisponendo il territorio al dissesto idrogeologico e alle drammatiche alluvioni, sempre più frequenti.

In Italia non è ancora stata stabilita nemmeno la soglia massima ammessa della somma dei diversi residui dei cosiddetti "Agrofarmaci chimici, nonostante un referendum tenutosi nel 1992.

Eppure, benché esista un’imponente bibliografia scientifica internazionale, ed emergano continuamente nuovi dati sull’impatto negativo che tali prodotti possono comportare per la salute e per l’ambiente, stranamente l’argomento viene ancora poco considerato dai media, ed è troppo spesso ignorato anche da coloro che, per motivi professionali,  sono frequentemente a contatto con le varie specie di pesticidi.

Giuseppe Altieri, agro-ecologo 


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