martedì 9 dicembre 2014

Il sottile rapporto fra Silvia Balestra, Eduardo Galeano... e Ferdinando Renzetti



Silvia Balestra, marchigiana mi pare,  Guerra degli Antò,
veniva spesso a Pescara da ragazza - giovane e ho sentito che diceva in
una intervista che noi pescaresi siamo molto simpatici e  inventiamo
sempre nuovi nomignoli e modi di dire. Non so se ha scritto altri libri,
oltre alla Guerra degli Antò,  era considerata una
giovane scrittrice promettente. Ho preso tempo fa un libricino
sulla beat generation lezioni di scrittura be bop mi pare di .... con traduzione
di Silvia Balestra.


"Utopia. Lei è all’orizzonte. […] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare." (Eduardo Galeano) 

Visto che  Galeano è un  noto appassionato di calcio, proprio ieri parlavo
con un amico di questo argomento. estate scorsa si sono svolti mondiali di
calcio, in  quel periodo  bloccato a casa da un infortunio al piede,anche se
vedo poco televisione, in genere, citando eco non mi sento mai ne apocalittico
ne integrato, pensavo a chissà quante cose avrebbero fatto vedere in televisione
prendendo spunto dal luogo tra  i  più belli e affascinanti del o pianeta.
vegetazione animali strani uccelli colorati esotismo a gogo musiche balli etnie
ecc, niente di tutto questo giornate intere a parlare della cresta che si era
fatto quel tale e quel altro tale, la schiena rotta di quel campione il
fallimento di quel altro e la fidanzata di quel altro ancora.


La natura ci da un LA mostruoso su cui elaborare arte e spettacolo e noi
proponiamo una misera rappresentazione delle peggiori debolezze umane.
dicevo il paradosso e' stato non tanto che la Germania ha vinto i mondiali nel
luogo dell'estetica della fantasia e della leggerezza assoluta ma che hanno
fatto lezione di leggerezza e fantasia al  Brasile stesso. Il Brasile
potenzialmente potrebbe essere la nazione più ricca del mondo sappiamo in che
condizioni vive la maggior parte della  popolazione che trae piacere proprio
dall'espressione quotidiana della bellezza estetica di  gesto e e movimento.
in un certo senso si sono fatti scippare questa qualità da una delle nazioni più
ricche del pianeta. come dire che i ricchi hanno tolto ai poveri l'unica cosa
che avevano. vedere la Merkel e i tedeschi primeggiare all'università della
pura espressione di gioia leggerezza e spontaneità e' stato veramente troppo!


Ferdinando Renzetti



P.S. Oscar Ribeiro de Almeyda Niemeyer Soares Filho, architetto brasiliano tra i progettisti pianificatori e costruttori della nuova capitale brasiliana: BRASILIA, molti lo considerano per plasticità delle forme e dinamismo delle linee uno scultore più che architetto. L'architettura e' solo un pretesto, importante e' la vita importante e' l'uomo, strano animale che possiede anima e sentimenti
(vedere pure Zaha Hadid casa della cultura Azerbaijan).

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