martedì 14 luglio 2015

"Economia Circolare" ... il Parlamento Europeo ne discute il 16 luglio 2015

A TREIA POCHI GIORNI FA', al CONVEGNO di SYMBOLA ABBIAMO PARLATO di ECONOMIA CIRCOLARE ed ora il Parlamento europeo chiede un cambiamento sistemico verso questo modello di crescita! (Franco capponi)


Ogni cittadino europeo consuma circa quattordici tonnellate di materie prime e genera cinque tonnellate di rifiuti l’anno. In un mondo in cui le risorse stanno esaurendo, queste cifre appaiono allarmanti. Ma una soluzione c’è. I materiali possono essere riutilizzati, riparati o riciclati, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti e soprattutto riducendo l’impiego di materiali vergini. Il 16 luglio 2015 sarà il Parlamento europeo a discutere della proposta della Commissione per il passaggio a un’economia circolare.

Secondo la relatrice, la finlandese Sirpa Pietikäinen del Partito popolare europeo, eletta nelle fila del Partito di coalizione nazionale di centro-destra, «per invertire la tendenza, abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma e un approccio sistemico che richiede delle trasformazioni in ambito normativo, economico, sociale e educativo – Insomma, una cambiamento della società nel suo complesso»,
In un’economia circolare, il ciclo di vita dei prodotti è esteso grazie a: Un eco-design che permette di riparare e riutilizzare i prodotti più facilmente; Una maggiore durabilità; Una migliore gestione dei rifiuti; Un nuovo modello di business basato sul leasing e la condivisione (per esempio, una compagnia olandese affitta dei jeans per pochi Euro al mese e quando ci si è annoiati li si può restituire).
Nel rapporto che sarà discusso il 16 e poi votato, il Parlamento europeo chiede degli obiettivi vincolanti per aumentare l’efficienza delle risorse del 30% entro il 2030 (rispetto alla situazione del 2014): secondo le stime della Commissione questa misura potrebbe creare due milioni di posti di lavoro e far aumentare il PIL dell’1%.

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