mercoledì 29 luglio 2015

"Madia peggio dell'ISIS" - Attentato contro la cultura ed il patrimonio storico culturale d'Italia



La riforma della pubblica amministrazione, il cosiddetto "ddl Madia",
prevede la confluenza delle Soprintendenze nelle Prefetture. Un gruppo
di intellettuali - tra i quali Dario Fo, Salvatore Settis, Tomaso
Montanari e Corrado Stajano - considera questa misura il più grave
attacco mai perpetrato da un governo al sistema della tutela del
patrimonio culturale italiano.

Non si uccide così l'art. 9 della Costituzione

Il disegno di legge Madia sulla riorganizzazione dell'amministrazione
statale prevede la confluenza delle Soprintendenze nelle Prefetture
(ddl 1577/2015, art. 8 comma 1e)*. Si tratta del più grave attacco al
sistema della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale mai
perpetrato da un Governo della Repubblica italiana. Anzi, l’attacco
finale e definitivo.

Chiediamo al Presidente della Repubblica di vigilare su questa e ogni
altra violazione dell'art. 9 della Costituzione; ai Presidenti del
Senato e della Camera di garantire un'adeguata discussione
parlamentare; al ministro Dario Franceschini, attuale titolare del
Mibact, di opporsi con ogni mezzo a tale disegno politico. O questo
governo sarà per sempre ricordato come il becchino di una delle più
gloriose strutture di civiltà e democrazia della cultura europea.

Primi firmatari: Alberto Asor Rosa, Paolo Baldeschi, Alessandro
Bedini, Paolo Berdini, Irene Berlingò, Anna Maria Bianchi, Giovanna
Borgese, Licia Borrelli Vlad, Massimo Bray, Francesco Caglioti, Mario
Canti, Giuliana Cavalieri Manasse, Pier Luigi Cervellati, Giovannella
Cresci, Nino Criscenti, Angelina De Laurenzi, Anna Donati, Dario Fo,
Andrea Emiliani, Vittorio Emiliani, Fernando Ferrigno, Maria Teresa
Filieri, Domenico Finiguerra, Fabio Isman, Donata Levi, Costanza
Gialanella, Daniela Giampaola, Piero Gianfrotta, Carlo Ginzburg, Maria
Pia Guermandi, Giovanni Losavio, Paolo Maddalena, Concetta Masseria,
Maria Grazia Messina, Tomaso Montanari, Alessandro Nova, Rita Paris,
Desideria Pasolini dall'Onda, Carlo Pavolini, Giovanni Pieraccini,
Maria Luisa Polichetti, Luciana Prati, Adriano Prosperi, Stefano
Rodotà, Valeria Sampaolo, Edoardo Salzano, Salvatore Settis, Sergio
Staino, Corrado Stajano, Simonetta Stopponi, Roby Stuani, Mario
Torelli, Bruno Toscano, Carlo Troilo, Sauro Turroni, Monique Veaute,
Paola Ventura, Serena Vitri, Fausto Zevi.

Sottoscrivono inoltre l'Associazione Altreconomia e Laboratorio
Carteinregola Roma.

______

*Ddl 1557, art. 8, comma 1: e) con riferimento alle Prefetture-Uffici
territoriali del Governo: a completamento del processo di
riorganizzazione, in combinato disposto con i criteri stabiliti
dall'articolo 10 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito,
con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ed in armonia
con le previsioni contenute nella legge 7 aprile 2014, n. 56,
razionalizzazione della rete organizzativa e revisione delle
competenze e delle funzioni attraverso la riduzione del numero,
tenendo conto delle esigenze connesse all'attuazione della legge 7
aprile 2014, n. 56, in base a criteri inerenti all'estensione
territoriale, alla popolazione residente, all'eventuale presenza della
città metropolitana, alle caratteristiche del territorio, alla
criminalità, agli insediamenti produttivi, alle dinamiche
socio-economiche, al fenomeno delle immigrazioni sui territori fronte
rivieraschi e alle aree confinarie con flussi migratori;
trasformazione della Prefettura-Ufficio territoriale del Governo in
Ufficio territoriale dello Stato, quale punto di contatto unico tra
amministrazione periferica dello Stato e cittadini; attribuzione al
prefetto della responsabilità dell'erogazione dei servizi ai
cittadini, nonché di funzioni di direzione e coordinamento dei
dirigenti degli uffici facenti parte dell'Ufficio territoriale dello
Stato, eventualmente prevedendo l’attribuzione allo stesso di poteri
sostitutivi, ferma restando la separazione tra funzioni di
amministrazione attiva e di controllo, e di rappresentanza
dell'amministrazione statale, anche ai fini del riordino della
disciplina in materia di conferenza di servizi di cui all'articolo 2;
coordinamento e armonizzazione delle disposizioni riguardanti
l'Ufficio territoriale dello Stato, con eliminazione delle
sovrapposizioni e introduzione delle modifiche a tal fine necessarie;
confluenza nell'Ufficio territoriale dello Stato di tutti gli uffici
periferici delle amministrazioni civili dello Stato; definizione dei
criteri per l'individuazione e l'organizzazione della sede unica
dell'Ufficio territoriale dello Stato; individuazione delle competenze
in materia di ordine e sicurezza pubblica nell'ambito dell'Ufficio
territoriale dello Stato, fermo restando quanto previsto dalla legge
1° aprile 1981, n. 121; individuazione della dipendenza funzionale del
prefetto in relazione alle competenze esercitate.

Wanda Bonazzi


Petizione: https://www.change.org/p/non-si-uccide-cos%C3%AC-l-art-9-della-costituzione?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=355068&alert_id=uPCIuXIlCM_fDKNSUEO8LdpBAb0SI22WU3Hcg2GwT8HILU74IrJf4k%3D

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