martedì 8 gennaio 2019

Continua la battaglia di Mondeggi Bene Comune per evitare la privatizzazione del fondo

Ciao a tutti, con l'arrivo dell'anno nuovo è arrivata una pessima notizia, è uscito il  nuovo bando d'asta per tutta la fattoria di Mondeggi. Ci stiamo muovendo  in varie direzioni e cercheremo anche l'aiuto di tutti. Intanto il comunicato da condividere e far girare. Alessio

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MONDEGGI: NUOVO ANNO, STESSO COPIONE

A distanza di 4 anni dal precedente (correva l'anno 2014), di nuovo un
avviso di asta pubblica pende minaccioso sulla tenuta di Mondeggi.
Il 30 Dicembre 2018, in piena zona Cesarini se si considera l’annualità
appena trascorsa, la Città Metropolitana di Firenze ha emanato a
sorpresa un bando con cui sancisce per l’ennesima volta la volontà -
granitica quanto miope - di alienare in corpo unico la proprietà (villa
inclusa).

Non proprio una novità: lo stesso proposito era stato già palesato
circa un anno e mezzo fa, nel momento in cui lo stesso ente raccolse
“manifestazioni di interesse” da parte di soggetti interessati
all’acquisto. Manifestazioni che sembrava non avessero avuto seguito,
almeno fino ad adesso.

La gravità del passaggio odierno pone in secondo piano ogni possibile
interpretazione dell’accaduto. Non ci interessa sapere se pesano sulla
Città Metropolitana e sugli amministratori incombenze di bilancio,
piuttosto che potenziali procedimenti per danno erariale: l’unico dato
dalla evidente valenza consiste nell’aver lanciato formalmente sul
mercato una proprietà dei cittadini tutti, nell’aver declassato un
“bene comune” dall’enorme potenziale sociale a merce, oltretutto di
lusso.

E se la “necessità di fare cassa” quale scusa maestra che in tempi di
austerità benedice ogni scempio, già cominciava a scricchiolare anni
fa a fronte delle continue stime al ribasso susseguitesi regolarmente,
adesso siamo giunti all’assurdo.

La base d’asta, infatti, è calata esattamente a 9.537.000 euro,
all’incirca pari al valore stimato della tenuta nel 2014 (9.240.000
euro) esclusa la villa!

Su questo punto, vista la totale assenza dì riferimenti all’interno del
testo del bando, esigiamo chiarezza: in base a quale stima è stato
determinato questo valore? La cifra proposta ha un riferimento concreto
e documentabile oppure proviene dalla fantasia dei redattori del bando,
mossi dall’obiettivo di disfarsi del bene?

Assurdo, poi, che tocca picchi inediti nel momento in cui si sceglie
coscientemente di non valutare all’interno delle stime il valore degli
interventi di recupero che, in questi ultimi cinque anni, la Comunità
di Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni ha effettuato
autorganizzandosi e autofinanziandosi, che comprendono la
riqualificazione degli oliveti e dei vigneti abbandonati, così come
interventi volti a evitare il depauperamento del patrimonio immobiliare,
salvaguardando quindi il valore di case e terreni.
Riteniamo che delle risposte debbano essere fornite alla comunità
tutta, non soltanto a quella gravitante intorno a Mondeggi, su questo e
su molti altri punti.

Cosa ne pensa, ad esempio, il Comune di Bagno a Ripoli, competente in
materia urbanistica, dei frazionamenti inclusi negli interventi ammessi
sugli immobili e allegati al testo del bando?
Quanto è disposto a concedere l’ente locale ad un eventuale acquirente
in materia di revisione dei vincoli?

Il silenzio del sindaco Casini, rotto qua e là soltanto da qualche
invettiva ideologica in difesa della legalità e del mercato, è come al
solito imbarazzante.

Prendiamo atto che non sono bastati, in questi anni, centinaia di
cittadini che si sono mobilitati direttamente prendendosi cura del bene
sottraendolo all’abbandono; migliaia che hanno manifestato sostegno e
vicinanza da ogni parte del mondo; appelli di accademici, del mondo
associativo, di quella molteplicità di soggetti collettivi che dal
basso lavorano per costruire comunità e spazi di autonomia.

Non è bastata una Dichiarazione di Uso Civico, elaborata
orizzontalmente in mesi di assemblee, che ha identificato fin nei
particolari quello che è il progetto sociale in essere a Mondeggi, e
come potrebbe interloquire in maniera costruttiva con le istituzioni.
Ma se niente è bastato finora a togliere la spada di Damocle dalla
testa di un bene comune e di un progetto, non per questo siamo
rassegnati alla fatalità di un destino che viceversa, per quanto ci
riguarda, resta ancora tutto da scrivere. L’ennesima annata agricola sta
iniziando con la potatura della vigna, e la comunità di Mondeggi non
starà certo con le mani in mano. Un volume enorme di iniziative,
progetti, desideri sta prendendo corpo o è in attesa di farlo, e non
basterà questa nuova iniezione d’incertezza a farlo vacillare.
Ci teniamo a informare, per correttezza e trasparenza, enti
istituzionali e potenziali acquirenti che il percorso che ha ridato vita
a Mondeggi da cinque anni, non solo non ha intenzione di tirare i remi
in barca, ma si prodigherà in ogni iniziativa possibile per far
naufragare questo bando, e per scongiurare la pubblicazione dei
successivi.

Per questo motivo abbiamo deciso di convocare un appuntamento di piazza
per il primo Marzo, in contemporanea alla scadenza del bando e alla
successiva apertura delle buste.
Maggiori dettagli, ovviamente, saranno pubblicati in seguito.

MONDEGGI NON SI VENDE, SI COLTIVA E SI DIFENDE!
Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni

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