"Oggi non esistono guerre giuste. Fermare subito i combattimenti, intervenga l'ONU per negoziare una tregua e prevenire una escalation nucleare" (Papa Francesco)
Il 23 gennaio 2023 ci si riconvoca al Pantheon, Disarmisti esigenti & partners, quarta tappa dopo le precedenti manifestazioni del 5 novembre, 13 dicembre (mozioni) e 10 gennaio (voto al Senato) . E' noto che al Senato il DL 185/2022 è passato l'11 gennaio con 125 si, 28 no e 2 astensioni. E' importante menzionare il respingimento dell'emendamento presentato dal M5S sull'obbligatorietà del voto in aula (ed anche i ringraziamenti della presidente Stefania Craxi per il mancato ostruzionismo).
Abbiamo spedito la Pec alla questura di Roma, Marco Palombo va fisicamente a trattare i dettagli organizzativi per ripetere il presidio al Pantheon. È il passaggio alla Camera del decreto che fissa la cornice giuridica per gli aiuti militari all'esercito ucraino. Si estende a tutto il 2023 il metodo Draghi cioè la facoltà per il governo italiano di decidere la spedizione di armi senza voto in aula e mantenendo il segreto sulle specifiche forniture. Il sesto pacchetto di aiuti militari italiani è in preparazione e da parte NATO si preme su Italia e Germania perché aumentino il sostegno militare e si sbrighino a fornirlo. Mettiamo sull'avviso riguardo iniziative fumose e distraenti ascrivibili a una logica simile al "non aderire né sabotare" ripresa ai giorni nostri. È un richiamo lecito da parte nostra, di organizzazioni centenarie (membri WRI, WILPF) nate dall'opposizione coerente alla prima guerra mondiale e consapevoli che non c'è futuro senza memoria.
La mobilitazione ecopacifista per cui ci battiamo è la ricerca dell'integrazione tra "popolo della pace" e popolo italiano in senso esteso e pieno (con un'attenzione europea). L'impegno che ci proponiamo è cercare di rappresentare la volontà maggioritaria degli italiani, data per scontata dai media, in base ai sondaggi, su quattro punti: no coinvolgimento bellico dell'Italia con l'invio di armi, negoziati subito senza condizioni, no riarmo convenzionale e nucleare, no guerra economica attraverso sanzioni energetiche che colpiscono soprattutto i popoli.
Invitiamo i pacifisti a organizzare presidi locali e a comunicarli a coordinamentodisarmisti@gmail. com cell. 340-0736871
Ciascun soggetto si esprima con i contenuti e le modalità nonviolente che ritiene opportuno perché, è la nostra convinzione, l'unità che funziona non è quella sui documenti identitari vuoti ma è quella che si crea, nel vivo della lotta, sulle azioni con obiettivi precisi quando la posta del conflitto politico e sociale è chiara.
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