venerdì 3 febbraio 2023

Dove vanno a finire gli aiuti all’Ucraina...

 


Un nuovo "repulisti"  contro la corruzione della classe dirigente. A seguito degli scandali degli ultimi mesi,  è stata licenziata l’intera dirigenza dell’agenzia delle dogane ed è stata perquisita l’agenzia delle entrate, la cui responsabile ad interim è accusata di operazioni illegali per 375 milioni di euro. 

A casa della funzionaria sarebbero stati trovati circa 1,3 milioni di euro in contanti, gioielli, orologi e due auto di grossa cilindrata. I media locali parlano anche di “avvisi di garanzia ad alti funzionari del ministero della Difesa” per lo scandalo delle forniture alimentari dell’esercito.

L’Italia dall’inizio della guerra ha fornito all’Ucraina circa 1 miliardo di dollari in armamenti, e nessuno dei principali media ha ricordato a chi stiamo fornendo queste armi e questi soldi. Zelensky, quasi fuori tempo massimo, ha fatto una purga  all'ultimo sangue, dove cojo cojo, liquidando quindici alti dirigenti ucraini, viceministri, governatori, membri della magistratura, accusati a vario titolo di corruzione e di aver speculato sulla guerra ai danni di chi stava combattendo sul campo (la cosa non è nuova, almeno alle orecchie di noi italiani: durante la Prima guerra mondiale mentre i soldati contadini – vedi i Malavoglia di Verga – si battevano e morivano al fronte, la borghesia faceva affari d’oro ai loro danni). 


Ma la corruzione dell’Ucraina non è cosa di oggi, secondo i dati dell’International Transparency (istituto sulla trasparenza amministrativa) l’Ucraina è al 122esimo posto in questa poco commendevole classifica che vede al primo la virtuosa Danimarca (secondo lo stesso istituto, l’Italia è al 42esimo).


Rete Ambientalista




1 commento:

  1. "Per come vanno le cose in queste questioni di corruzione, il "repulisti" dichiarato dal governo del super corrotto zelensky, serve solo  per un cambio di guardia. Fin'ora hanno magnato quelli... e adesso magnamo noi. Non muta l'amministrazione del  sistema cambiano solo gli uomini che la gestiscono..." (P.D'A.) 

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