Mentre Netanyahu preannuncia "mesi di guerra" contro Hamas e detta condizioni di pace impossibili, sono almeno 50 i focolai di conflitto nel mondo con milioni di vittime tra morti e sfollati: molti durano da decenni, alcuni sono appena scoppiati.
Dovremmo evitare di ripetere l'errore delle mobilitazioni Iraq del 2003: opporsi alle guerre dimenticandosi del sistema di guerra. Le guerre non vanno fermate quando sono partite, bisogna prevenirle: non vanno alimentate con una azione preventiva pianificata dall'intelligenza strategica. Non "cessate il fuoco", quindi, esortazione rivolta a terzi, bensì "non alimentiamo il fuoco", impegno preso da noi stessi che rientra nelle nostre effettive possibilità di incidere ...
Verso il 2024 - Conflitti che durano da decenni o appena scoppiati, con l'Onu impotente e i "grandi" leader che hanno smesso di occuparsene
(...) Uscendo dalla prospettiva occidentale, i conflitti ad alta e bassa intensità sono una 70ina, 50 circa i fronti in fiamme, con una concentrazione maggiore in Africa, Medio Oriente e Asia.
Questi i più violenti e con un maggior impatto nelle rispettive regioni.
NAGORNO-KARABAKH
YEMEN
SIRIA
MYANMAR
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
SUDAN
SUD SUDAN
SOMALIA
SAHEL
Per fare solo l'esempio dello Yemen: https://greenreport.it/news/geopolitica/yemen-dopo-8-anni-di-guerra-centinaia-di-migliaia-di-morti-e-milioni-di-sfollati/#:~:text=Tra%20marzo%202015%20e%20novembre,a%20strutture%20educative%20e%20sanitarie.
Estratto di notizie a cura di Alfonso Navarra
Commento di Marinella Correggia: "Quanto alla Nato, in ossequio alla quale ospitiamo illegalmente armamenti nucleari nelle basi militari, va semplicemente sciolta perché contrasta con lo stesso preambolo anti-guerra dello Statuto dell’Onu, ha sottolineato Navarra; qualunque alleanza militare si proponga un aumento delle capacità militari è dunque contro l’Onu."
RispondiElimina