mercoledì 22 maggio 2024

La grazia del nonostante...



...il sentiero giusto verso l’anima vero e unico appuntamento terreno. oggi e domani altissima pressione suono determinato alterazione del ritmo spicchio di luna denso di nuvole prendiamoci il tempo che vogliamo. 

eravamo viandanti sullo stesso sentiero, epoche lontane, lo siamo tuttora anche se viandanti distanti sullo stesso sentiero di epoche lontane. e son felice organizzando finalmente un viaggio, uno dei tanti! voglio attraversare un pezzo di mondo. le sfide che la vita mi presenta mi portano sempre più lontano, almeno così spero - internet… ve lo lascio! 

voglio incontrare la gente per la via e la via per la gente. stasera luna piena e stelle senza luce elettrica nel suono del silenzio il respiro profondo dell’intenso biancore di luce nella piccola mansarda tatami giapponese, sul pavimento in legno la porta di vetro il telo grezzo del terrazzo un tavolino su cui scrivere e il cielo e il mare la in fondo per posare lo sguardo. 

è qui che si nasconde l’amore, ci vive una giovane coppia di artisti, fanno marmellate, pane, olio, succhi, ortaggi, la loro grande casa sempre piena di gente un pò locanda un pò osteria aperta a tutti quelli che vogliono fare arte con gioia e simpatia. 

lento e solitario me ne torno mesto lungo la via. viandanti distanti e incostanti su sentieri lunghi e solitari di epoche remote e lontane, nomade tra enigmi di pietra calendari astronomici, religioni stellari dell’antica civiltà mediterranea. la realtà inizia dove finisce l’apparenza espressione bisogno affetto chi può dire altrettanto. vibrazioni cosmiche sulla via della luce, arcipelago, terraferma, ecosistema contemporaneo tutti condividiamo una sola casa: la terra e se l’unica via è una barca e non ci sono barche voglio una barca soluzione immaginaria senza navicella e senza sicurezza… uscita via mare il pensiero corre bacche macchie ginepri profili antichi il cielo è azzurro, ci sono attimi fatti di sensazioni impalpabili come l’aria, incontenibili come l’acqua, il vento le disperde e gli dona nuova forma, volano nell’etere e come in un eco rimandano la loro musica nell’intimità dello spazio interiore espandendolo e arricchendolo di fiori e sembra di sentirli sbocciare tra ondulazioni di frequenze, suoni, colori, a volte le parole non riescono a leggere e a tradurre l’intangibile. sto vivendo lo spazio della casa immerso in giornate di silenzio. assaporo la fecondità, la leggerezza mentre modello la terra. 

uno spazio di ascolto e di grande energia creativa in cui mi sento su un isola solitaria. ho equilibrato e diluito le emozioni che sto vivendo nel sole giallo e alto della primavera. ora nel viaggio bisogno di confronto, colore, incontro. forse la barca va cercata nella forma di qualcos’altro, qui sulla spiaggia dove mi trovo c’è una zattera senza remi contenitore immaginario del nostro ego… fa anche rumore… che riflesso! si parte in cerca di una barca e si arriva a uno specchio! la zattera galleggia sull’acqua tra la linea della sabbia e sogni e desideri che il mare avvicina rolling in the deep. sto modellando un fiore, è grande, le mie mani stanno tra i petali e seguono le curve dei profili, sembra espandersi e uscire dalla superficie, gioia complesso ricordo infinitamente grande infinitamente piccolo. la brevità dell’esistenza è scritta nei sensi, la luce li sta già invitando a saziarsi di sole. le radici hanno il solo semplice ruolo di dar coraggio all’energia ricavata dalle stelle. 

nel luogo comune si annida la verità più sincera, la pura ebrezza della forma senza sfumature come il vento con l’onda come l’onda con il vento come l’onda come il vento nessun altro luogo nel bel mezzo del nulla nel ritmo del silenzio respiro l’infinita saggezza del mondo, anima grezza scrivo poco penso poco parlo poco, un quarto di vino un quarto d’ora un quarto di luna. quando chiudo gli occhi vedo meglio e quando faccio un passo i dubbi svaniscono. chi coltiva spine va in giro scalzo d’altra parte ogni rosa ha le sue spine. 

ci vuole occhio per cogliere l’attimo fuggente e la mattina dopo mi è passato davanti il momento in cui ci si rende conto che niente sarà più come prima e l’insensatezza di essere sempre la stessa persona nonostante la grazia.

Ferdinando Renzetti,  poeta...



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