Il Governo Meloni renderà pubblica la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, la cosiddetta NADEF, un importante documento di contabilità pubblica che definisce il perimetro finanziario della legge di Bilancio. Con la NADEF, il Governo mette nero su bianco quanto spenderà e quante tasse imporrà nel nuovo anno, andando così a definire il deficit pubblico (la differenza tra uscite ed entrate dello Stato) e l’effetto della manovra sul debito pubblico accumulato negli anni.
La NADEF ha dunque un significato eminentemente politico che può essere analizzato da due diversi punti di vista, uno interno all’Italia ed uno più ampio. Da un lato, quelle cifre riflettono le scelte di un Governo circa i settori sociali da sostenere con la forza della spesa pubblica, incidendo così sui rapporti di forza interni alla società italiana. D’altro canto, queste scelte non sono prese in autonomia dal Governo italiano, ma si inseriscono nella cornice dell’Unione europea – che impone previsi vincoli proprio alla spesa pubblica, il cosiddetto Patto di stabilità – e nel contesto globale, che vede il nostro Paese interconnesso con i mercati finanziari e commerciali di tutto il mondo; sotto questo profilo, la NADEF dimostra cosa un Governo sia disposto a fare, o a non fare, sul piano europeo ed internazionale, per assicurare al proprio Paese adeguati livelli di crescita, occupazione e stabilità finanziaria...
Coniare Rivolta
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