mercoledì 5 maggio 2021

"Il Sapore Della Vittoria" di Dafne Perticarini. Recensione



"Il Sapore Della Vittoria" è la terza opera di Dafne Perticarini, in cui è descritto il viaggio compiuto per imparare ad amare, una lunga meditazione prima della pratica mentre aspetta il suo amore, seguendolo da lontano nel suo ritorno alla vita. Due individui che s’incontrano nel momento in cui hanno deciso di ripartire dopo 20 anni di tentativi e credono di poter essere ciò che hanno sempre desiderato vivendo insieme; lo stile gonzo, reso noto dal giornalista Hunter S. Thompson, per raccontare tutto quello che attraversano nel tempo raccontato dal libro. Il carcere, la comunità di recupero, la Pianura Padana, la solitudine di una donna che cerca di ascoltare il suo uomo oltre le parole.

Questa è una storia d’amore e chi ha amato si riconoscerà nei sentimenti che grazie a essa vivo, come nei propositi spesso rimandati nel realizzarsi. Quello che suonerà alieno a molti di voi è il teatro di questo amore, dove il carcere lascia spazio alla comunità terapeutica e mai nulla è semplicemente vita.

Il sapore della vittoria è la storia d’amore di due persone che grazie al loro incontro riprendono il binario che stavano provando a percorrere venti anni fa, prima di perdere ognuno la rotta perché camminatori solitari senza istruzioni per trovare un luogo da chiamare casa.

La lezione appresa da Hunter S. Thompson ha portato alla svolta stilistica di Dafne Perticarini, così il gonzo journalism è diventato lo strumento di lettura della realtà nella precedente opera Lou ha detto che non torna, pubblicata con lo pseudonimo di Lou Damiano.

In questo nuovo libro lo stile di Dafne diventa più personale, focalizzandosi nel dialogo con se stessa mentre cerca di capire cosa fare del nuovo amore appena incontrato. Il dialogo è anche quello immaginato con Emanuele, lontano per necessità, conosciuto come detenuto e poi seguito nelle fasi del ritorno alla libertà,
in un percorso ancora in atto.

Ora insieme ce la possono fare, anzi ce l’hanno già fatta. Così Dafne scopre che il sapore della vittoria non è quello del un moscow mule bevuto a notte fonda: è la vita che sta dirigendo secondo il suo volere.

P.S. Il libro verrà presentato dall'autrice durante la Tavola Rotonda Open Air "Letteratura  bioregionale. Autori emergenti delle Marche", che si tiene a cura di Auser Treia,  il 26 giugno 2021 alle ore 17,  presso TAM in loc. Moje di Treia. Info. logistiche: 3487.255715 - Info sul programma: 0733/216293 (Paolo D'Arpini)










Dafne Perticarini è nata il 4 luglio del 1980 a Recanati e sta cercando ancora una carriera stabile, oltre alla possibilità di poter vivere di scrittura.

Lou Damiano è lo pseudonimo utilizzato nel precedente libro pubblicato nel gennaio del 2019 con Nulla Die Edizioni intitolato Lou ha detto che non torna.

Prima di questo ci sono stati libri scritti per imparare a scrivere e mai pubblicati, oltre un lungo saggio sul made in Italy, intitolato Red in Italy e pubblicato nel 2015 dalla Cavinato Editore di Brescia.

Un anno e mezzo di lavoro per un giornale americano dedicato allo stile italiano e una fanzine di musica rock e metal concludono il suo curriculum di scrittrice, altrove abbondante di esperienze lavorative varie e di volontariato in ambito sociale.

Dafne ha accumulato esperienze diverse in ambito comunicativo, come corsi per persone fragili e servizi di scrittura su commissione, ma è la scrittura pura la sua passione, ora arrivata a un nuovo traguardo con Il sapore della vittoria, pubblicato da Carlo Filippini editore. (Info: 39 333 5939950)


Località Moje di Treia


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