mercoledì 12 maggio 2021

PNRR. La "transizione ecologica" del governo Draghi non ha nulla di "ecologico"



Man mano che si scorrono le 2.500 pagine del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si vede qual è l’indirizzo del governo Draghi. Per esempio sulla sanità: mentre il piano di Conte puntava sul rafforzamento dei piccoli ospedali e dei poliambulatori, la nuova versione inverte i pesi dei finanziamenti. Ci saranno più soldi per i medici di base, quindi  la telemedicina,  mentre briciole per i piccoli nosocomi territoriali e per gli ambulatori. 

Ma la parte del leone la faranno le infrastrutture, addirittura il Ponte di Messina, che dopo 50 anni e palate di milioni buttati, ritorna sul tavolo. Insomma il governo, dopo aver costruito un Recovery Plan che non affronta la transizione ecologica perché sottrae risorse al trasporto pubblico, alla depurazione, alla dispersione delle reti idriche e alle energie rinnovabili,  lavora per realizzare opere dall’impatto ambientale devastante continuando ad ignorare le emergenze del Sud del paese.

L’analisi incrociata della missione “Salute” del Piano di ripresa (Pnrr) e del Documento di economia e finanza (Def) per il triennio 2022-2024 dimostrano che l’attuale esecutivo, ancor più del precedente, intende tornare al pre covid. L’Italia tornerà dunque a essere tra i Paesi europei che spendono meno in salute. Se la spesa pubblica è bassa, tende ovviamente a salire quella privata diretta. 

Un piano – che nasce da un disastro sanitario! –  stanzia 25,33 miliardi per le infrastrutture contro i 15,63 per la salute. Piano obbediente a logiche più industriali e finanziarie che ecologiche. La Valutazione di Impatto Ambientale è sentita come un intralcio allo sviluppo, non come una garanzia per l’ambiente. L’allargamento del “silenzio assenso”  costringe le soprintendenze svuotate di personale a dire “sì” ad ogni scempio paesaggistico. Il Pnrr è un’occasione sprecata per quanto riguarda la transizione energetica. 

Rete Ambientalista




Articolo collegato: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/05/il-consumo-di-suolo-non-e-una.html


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