mercoledì 19 maggio 2021

Rete Per La Sovranità Alimentare



Costituita a Bologna la Rete Per La Sovranità Alimentare In Emilia Romagna,   ampia coalizione di singoli, associazioni e gruppi di base per un cambio     radicale nel sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo.


La Rete Per La Sovranità Alimentare in Emilia Romagna nasce a Bologna tra i
contadini e cittadini che ruotano attorno a Campi Aperti, Camilla Emporio di
Comunità, ed Arvaia CSA. In breve tempo si aggregano altre persone e le
principali realtà vicine ai temi della genuinità dei cibi e del consumo
critico; presto la rete cresce in ambito regionale per promuovere un nuovo
modello di produzione e consumo basati sui principi dell’agroecologia:
minimizzare gli sprechi, utilizzare razionalmente le risorse, spostare il
mondo del cibo verso forme attente alle produzioni biologiche locali e alle
realtà di base dell’Economia Solidale.

Il modello di agricoltura e le scelte alimentari sono determinanti per la
salute, la qualità del lavoro, la tutela del territorio. La Rete vuole
divenire il principale interlocutore in grado di influire sulle scelte
politiche regionali a sostegno delle Reti Alimentari Contadine e delle
iniziative del mondo dell’Economia Solidale.

Le Reti Alimentari Contadine comprendono piccoli produttori, distribuzione e
fruitori che con un comune impegno possono determinare un diverso approccio
all’alimentazione, valorizzare le produzioni locali, migliorare l’economia e
la salute del territorio. Queste Reti costituiscono una coalizione ampia,
lontana da fazioni e logiche di partito, pronta ad intervenire nelle scelte
locali a vantaggio del bene comune.

Le amministrazioni devono porre al centro del mondo alimentare l’agricoltura
e i mercati contadini; le esperienze dell’economia solidale e degli empori
di comunità; le forme di collaborazione diffuse con i negozi di vicinato, i
laboratori e la ristorazione artigianali; l’avvicinamento tra città e
campagne.

La Rete Per La Sovranità Alimentare propone da subito una serie di
interventi non rimandabili:
1.    Promuovere e sostenere circuiti solidali commerciali per le
produzioni agroecologiche
2.    Favorire l’accesso alla terra delle nuove generazioni
3.    Orientare il Piano di Sviluppo Rurale al sostegno dell’Agricoltura
Contadina
4.    Garantire a tutti i cittadini l’accesso alla terra per
l’autoproduzione del cibo
5.    Orientare la ricerca pubblica verso l’agroecologia e la tutela della
salute
6.    Sostenere la biodiversità, la produzione e utilizzo delle sementi
comunitarie
7.    Diffondere consapevolezza alimentare e responsabilità sociale nella
cittadinanza
8.    Contrastare lo sfruttamento del lavoro e garantire condizioni
dignitose ed equa retribuzione

Sovranità Alimentare è la possibilità per una comunità di decidere
autonomamente il sistema di produzione e distribuzione del proprio cibo
senza subire le imposizioni del mercato globale. Ciò consente di valorizzare
i prodotti tipici, ridurre gli sprechi alimentari, salvaguardare il
territorio e la biodiversità, mantenere in vita tradizioni e cultura locali
in ottica agroecologica.

Agricoltura Contadina è quella praticata dalla maggioranza delle realtà agricole italiane, che per l'85% sono piccole o piccolissime, e dalle innumerevoli esperienze di autoconsumo. È fatta di aziende famigliari e di cooperative che coltivano direttamente la terra su piccola scala con tecniche sostenibili e privilegiano i mercati locali, la filiera corta e il rapporto diretto col consumatore.

Contatti:    Carlo Farneti, 388 938 0626, carlofarneti66@gmail.com





Conferenza stampa per la presentazione della neonata Rete:
venerdì 21 maggio 2021, ore 12:00 _ https://meet.jit.si/sovranitaalimentare
Verranno illustrati partecipanti, finalità e metodi di attuazione degli
obiettivi di progetto.

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