domenica 21 novembre 2021

Continua la lotta dei contadini indiani contro le multinazionali agroindustriali appoggiate dal governo...



Prima, storica vittoria di un grande movimento, quello degli agricoltori indiani, che andrà studiato per le sue modalità (pacifiche), le sue dimensioni (oceaniche), la sua costanza (quotidiana), e un contesto interamente sfavorevole (la crisi sanitaria).

Una svolta epocale in India. Forse. 

Il Samyukt Kisan Morcha (Skm, Fronte unitario contadino), coordinamento di quaranta organizzazioni contadine, ha potuto annunciare che il 19 novembre 2021, «nel 358esimo giorno di una lotta che ha visto gli agricoltori uniti, perseveranti e pacifici per il ripristino della democrazia nel paese», si è verificata una «storica prima vittoria» per l’abrogazione di tre leggi – approvate in fretta nel 2020 –, che liberalizzavano il mercato agricolo a favore delle grandi imprese e a tutto scapito del mondo rurale. Infatti, a sorpresa, il primo ministro ha annunciato che le leggi in questione saranno cancellate.

All’annuncio ha fatto seguito l’esultanza composta dei contadini mobilitati dal 26  novembre 2020 alle porte di New Delhi (Singhu border). Una presenza di piazza oceanica e andata avanti senza sosta, con decine di migliaia di persone. In allegato alcune foto, ma è utile seguire su Twitter e YouTube il costante lavoro di documentazione svolto da Kisan Ekta Morcha, il gruppo comunicazione del movimento.

Nel silenzio del resto del mondo - in altre faccende affaccendato -, i contadini attivisti hanno sopportato il freddo, poi il caldo, gli assalti della polizia, in modo pacifico e organizzato, con le loro tende, le cucine da campo solidali, il presidio medico. Nel mese di gennaio 2021, decine di milioni di contadini sono scesi nelle strade indiane per lo sciopero nazionale di protesta (Bharat Bandh), riconvocato a settembre. Movimenti di donne, tribali, lavoratori e partiti di opposizione hanno offerto il loro appoggio. Centinaia di contadini hanno perso la vita in quest’anno, chi stremato dagli sforzi, chi ucciso. Ma nessuno è riuscito a fermare il movimento; nemmeno il tentativo da parte del governo di criminalizzare i partecipanti. Non sono riusciti nemmeno ad accusarli di diffondere

Giorni fa, il movimento agricolo internazionale La Via Campesina presente in oltre 80 paesi, aveva lanciato l’idea di celebrare l’anno di lotta, il 26 novembre, con eventi e prese di posizione: «E’ una mobilitazione storica, la più grande dei tempi recenti». «La lotta paga»,sintetizza l’Associazione rurale italiana (Ari), che di Via Campesina è membro: «Dopo un anno di mobilitazione ininterrotta, il governo.


Marinella Correggia







Nostra adesione:
#SaluteToIndiasFarmers. Dear peasant friends of India. Having been guests in the past (for years) in the rural village of Jillellamudi with Anasuya Devi Amma (in Andhra Pradesh), we support your legitimate struggle for life. Paolo D'Arpini and friends of the Italian Bioregional Network”

The author with Anasuya Devi Amma


3 commenti:

  1. Integrazione di Marinella Correggia: "Ciao, il 26 ricorre l'anniversario dall'inizio dell'epica lotta dei contadini indiani contro tre leggi agricole contestatissime. Su invito dell'Associazione rurale italiana (Ari), membro italiano de La Via Campesina, esorto tutti a fare un piccolo sit-in (anche individuale - se in un luogo particolare) con un cartello che rechi fra l'altro questa scritta: #SaluteToIndiasFarmers, e From Italy we support the Indian farmers. Le foto vanno poi pubblicate dove volete con l'hashtag di cui sopra e inviate all'email del coordinamento contadino indiano SKM: samyuktakisanmorcha@gmail.com"

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  2. Nostra adesione:
    " #SaluteToIndiasFarmers - Dear peasant friends of India. Having been guests in the past (for years) in the rural village of Jillellamudi with Anasuya Devi Amma (in Andhra Pradesh), we support your legitimate struggle for life. Paolo D'Arpini and friends of the Italian Bioregional Network"

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  3. Indirizzo del coordinamneto contadini indiani: kisaanmorcha@gmail.com

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