Verona. Paolo D'Arpini all'età di 15 anni |
Già da alcuni anni il social (si fa per dire) Facebook impedisce i collegamenti ai blog "Bioregionalismo Treia", "La Rete delle Reti", "Spirito Laico" e soprattutto "Il Giornaletto di Saul" che tutti li raggruppa in un notiziario giornaliero (ove compaiono notizie di carattere bioregionale e sociale). La censura operata da FB è motivata da oscure ragioni, ufficialmente il social dichiara che i suddetti blog sono "spam". Abbiamo dovuto aggirare l'ostacolo pubblicando il Giornaletto nel sito: http://www.circolovegetarianocalcata.it/. Beh, non so quanto potrà durare questo escamotage, comunque si dice: finché dura c'è verdura...
Ma vorrei qui brevemente raccontarvi come nacque questo "Giornaletto", in realtà un mio diario personale, su fatti e misfatti nel mondo, che redigo dal 27 marzo 2009 (il primo post: http://saul-arpino.
La storia iniziò così: "Nel 2006 mi lasciai convincere dal caro amico Peter Boom di farmi regalare un computer e di collegarmi ad internet. La cosa mi costrinse anche a fare l’allaccio all’Enel poiché in quel periodo stavo facendo un esperimento di sopravvivenza bruta, andavo a candele.
Precedentemente, dagli anni ‘90 al 2000, mi ero occupato moltissimo di comunicazione ed informazione, avendo collaborato con numerosi giornali e radiotelevisioni, infatti per circa un ventennio fui sulla cresta dell’onda ed ogni fax inviato alle agenzie di stampa ed ai quotidiani ed alle emittenti tv veniva prontamente accolto e utilizzato per trarne articoli e servizi.
Tra l’altro io stesso mi ero fatto “imprenditore” avendo diretto alcuni giornali locali (fra cui: Etruria, supplemento di Mondo Sabino, ed il Provinciale, supplemento di Notizie Verdi). Ovviamente il giornale che ritenevo più “importante” era il notiziario emesso dal nostro Circolo Vegetariano: “Bullettin” (si trattava di un trimestrale cartaceo di cui l’ultima edizione risale alla primavera del 2003).
Dicevo che sino al 2006 non utilizzavo internet ma non è propriamente vero, infatti mio fratello Alessandro aveva aperto un sito a metà degli anni ‘90 del secolo scorso denominato “Calcata.net” in cui comparivano le notizie relative al Circolo. A quel tempo era una vera novità, giacché la Rete appena appena muoveva i primi passi. Ricordo che facemmo anche una presentazione ufficiale del sito, nell’Atelier di Cinzia Modiano, a Roma, con la partecipazione di diversi giornalisti ed amici importanti, la cosa fu riportata anche a livello nazionale. Ma il tempo passa e andò a finire che nel 2004, esattamente allo scadere dei vent’anni dalla fondazione del Circolo, presi la palla al balzo, pensando che più di un ventennio non si potesse stare in cima… e così mi ritirai in una piccola stamberga/grotta a fare l’eremita, abbandonando ogni aspetto di vita mondana e sociale…
Ma evidentemente non poteva finire così, ed in seguito, per l’insistenza di alcuni amici affezionati, come il compianto Peter Boom (che mi fece dono di un computer) o l’allora vicepresidente del Circolo Roberto Caivano ed altri, mi decisi di riprendere ad occuparmi delle “cose del mondo”. Cominciai un po’ impacciato a inviare le prime email e ben presto, con l'ausilio tecnico e la spinta di Cristina De Simone, aprii il sito: http://www.
Così dal 2009 si può dire che il Giornaletto di Saul, è diventato una News Letter “ufficiale”, per dare informazione politica, sociale, economica, culturale, spirituale, ecologista, bioregionale… etc. a tutti i simpatizzanti del Circolo Vegetariano e della Rete Bioregionale Italiana.
Da poco, oltre alla pubblicazione sul blog menzionato e l'invio al Google Group https://groups.google.com/g/il-giornaletto-di-saul?pli=1, pubblico (vista la censura di FB) il Giornaletto anche nel sito del Circolo Vegetariano. E recentemente con Caterina Regazzi, la mia adorata compagna e preziosa collaboratrice, abbiamo deciso, per bypassare la censura, di aprire anche uno specifico gruppo su facebook per la divulgazione “urbi et orbi” del Giornaletto di Saul… E malgrado l'oscuramento l’avventura continua. Per leggere il Giornaletto di Saul su Facebook cliccare qui: https://www.facebook.com/
Paolo D’Arpini
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