mercoledì 26 gennaio 2022

PFAS - Italia avvelenata...

 


È allarmante la relazione approvata dalla Commissione interparlamentare d’inchiesta Ecomafie  (presidente Stefano Vignaroli,  relatori Chiara Braga  e Alberto Zolezzisulla diffusione dei Pfas in Italia: sono un problema nazionale e vanno affrontati con una legge che ne vieti la diffusione nell’ambiente.

Le situazioni più critiche sul fronte di questo gravissimo inquinamento industriale si trovano in Veneto e in Piemonte, con decine di migliaia di persone avvelenate per decenni. In Veneto la Miteni di Trissino è chiusa mentre in Piemonte la Solvay di Spinetta Marengo produce e inquina a tutto spiano. Nelle aree attigue le due aziende, la contaminazione è ancora oggi fuori controllo. Lo conferma Arpav in Veneto, con picchi di Pfas rilevati anche a marzo 2021 nei piezometri di Trissino, lo conferma Arpa Piemonte che continua a rilevare cC6O4 nei terreni, nella falda e nell’atmosfera. Miteni e Solvay sono accomunate anche dal fatto di essere incriminate in due processi ad Alessandria e Vicenza.

Ma la Commissione ha accertato che la diffusione dei Pfas si riscontra in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle Regioni del Nord e nel bacino del Po, ma anche in Toscana e in Lazio, dove le Arpa sonnecchiano più che altrove.  

Il governo Draghi, e in particolare il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, se il loro mandato durerà oltre il voto per il Quirinale, sono invitati dalla Commissione a mettere urgentemente mano a una materia su cui gli esecutivi Letta, Renzi, Gentiloni e i due Conte, hanno latitato.

Per i Pfas, la vicenda veneta è quella che più oggi desta grave preoccupazione per le condizioni sanitarie  dei cittadini che per anni tra le province di Verona, Vicenza e Padova hanno bevuto acqua contaminata. La Commissione parlamentare Ecomafie investe la responsabilità dei governi a intervenire, stante l’inefficienza delle istituzioni locali... 

Lino Balza - Rete Ambientalista




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