mercoledì 21 settembre 2022

Giuseppe Altieri: "Agricoltura ed allevamento industriale e danni all'ambiente

 


Distruzione dell'Humus a causa di disseccanti, diserbanti, liquami e pesticidi chimici agricoli, abbandono dei terreni e distruzione delle siepi... e 30 anni di erogazioni di fondi europei illegittime e incostituzionali che hanno regalato sostegni al reddito e pagamenti agro-climatico-ambientali a chi impiega pesticidi e usa disseccanti (glifosate), lascia i terreni nudi e produce liquami zootecnici industriali ed avvelena il pianeta e i nostri alimenti.

E la chiamano agricoltura conservativa… sostenibile… integrata…

Mentre il livello di accumulo e bio-accumulo di chimica e distruzione della fertilità dei terreni è ormai insostenibile… agricoltura e territorio …"disintegrati".
E' troppo tardi ...per non fare nulla.

Oggi è necessario in primis la revisione del programma agricolo nazionale, già bocciato a Bruxelles, come dell'intera politica agro-ambientale europea, affinchè il sostegno agricolo vada solo a chi produce in modo agroecologico, ovvero ai produttori biologici e agli allevatori che tornano a produrre letame fertile, ed in generale alle tecniche di Agroecologia sinergica e rigenerativa della fertilità dei suoli.

L'incremento dell'humus, la spugna biologica che trattiene acqua e tiene insieme i terreni, deve essere l'indicatore primario di corretto uso dei fondi pubblici dei Programmi di Sviluppo Rurale Regionali e Nazionale e per il sostegno al reddito degli agricoltori.

Mentre negli ultimi 30 anni la preziosa sostanza organica dei terreni, ereditata dai nostri avi per secoli e in grado di trattenere acqua anche 10 volte il suo peso, si è ulteriormente ridotta… in uno scandalo senza fine. Mentre l'acqua che scorre senza infiltrarsi nei terreni, per decine di migliaia di ettari, invade canali e fiumi troppo velocemente, assassinando il territorio.

Bisogna immediatamente interrompere l'erogazione di tali fondi a chi usa pesticidi e disseccanti, fertilizzanti chimici e liquami zootecnici. Tutto ciò è incostituzionale ed illegale (vedasi le relazioni continue della Corte dei Conti Europea).
Abbiamo già buttato 30 anni di politiche agroambientali per una falsa agricoltura integrata e un falso benessere animale… basati su pesticidi chimici e mangimi concentrati, liquami e perdita di biodiversità… desertificando i terreni che ad ogni pioggia perdono fertilità e si erodono… fino alla desertificazione… che interessa ormai il 30% delle superfici agricole mondiali e nazionali.

Dobbiamo ripristinare siepi, alberature, boschetti e canali di secolo sulla base delle foto aeree degli anni '50 del secolo scorso, frutto della saggezza ed esperienza contadina di secoli sui territori, in pochi decenni devastati dalla meccanica e dalla chimica, rimettendo a posto il dissesto idrogeologico, finanziare (come previsto dai regolamenti europei) le coltivazioni di copertura dei terreni durante l'inverno ed estive, prima di seminare le coltivazioni principali (Coltivazioni da sovesci e cover crops nei frutteti, previste dai regolamenti europei) in modo da aumentare l'humus e la biodiversità dei terreni, proteggendoli dalle piogge.
E Sostenere solo la zootecnia biologica basata sul carico di animali per ettaro alimentabile con le risorse aziendali e comprensoriali.

Fornendo l'assistenza tecnica e la formazione Agroecologica agli agricoltori, dopo 70 anni abbandonati ancora ai venditori di Pesticidi...


Facciamo attenzione, la prossima alluvione potrebbe distruggere interi paesi… dalle fondamenta delle case…
8 anni fa, a seguito della precedente alluvione di Senigallia conseguenza di soli 30 mm di acqua, il 1 maggio, con i terreni disseccati dal Glifosate lungo tutta la valle del Misa, diedi il mio avvertimento con diversi articoli pubblicati, un appello che rimase purtroppo  inascoltato.

Oggi le Marche subiscono un'alluvione con effetti decuplicati, anche nel numero dei morti, purtroppo.

Mentre i cambiamenti climatici (causati in primis dall'agricoltura e allevamenti industriali) scaricano sempre più acqua sulle terre. Acqua che avremmo dovuto fissare nei terreni insieme ai gas serra trasformandoli in sostanza organica attraverso la fotosintesi e l'equilibrio di microbi, invece alterato dalla chimica...

Un motivo in più per riconvertire tutta l'Italia al Biologico nel più belve tempo possibile… in primis aumentando l'humus delle terre, che oltre tutto significa qualità alimentare e salute.

Risparmieremmo almeno 30 miliardi all'anno  per il dissesto idrogeologico oltre alle spese per patologie cronico-degenerative e riproduttive causate dai pesticidi… stimabili in almeno altri 50 miliardi all'anno tra pubblico e privati…

Per riconvertire tutta l'italia all'agricoltura e zootecnia biologica bastano appena 15 miliardi, ben spesi…
… ovvero non più regalati alle industri chimiche

Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo



Nessun commento:

Posta un commento