Energia dalla fotosintesi: fare accendere una lampadina attraverso l'energia prodotta dalla Fotosintesi clorofilliana di una pianta ad essa collegata. Gli elettroni sono quelli prodotti dai processi di consumo della biomassa risultato della fotosintesi da parte dei batteri.
Un progetto che prevede l'estrazione diretta dalle piante dell'energia generata dalla Fotosintesi. La pianta viene collegata ad uno spinotto costituito da una microrganismo contenente un enzima che, grazie ad un bioreattore, produce idrogeno ed energia. Ancora: gli uruguaiani hanno iniziato una ricerca che punta sull'utilizzo dei pigmenti colorati, estratti da un albero locale, per catturare la luce solare.
Oggi un passo in avanti viene dal nostro Paese: una collaborazione fra CNR e l'Università di Padova punta ad usare la luce solare per scindere la molecola dell'acqua ed ottenere idrogeno, che certo così si può definire verde, e che bruciando riproduce di nuovo acqua con un ciclo virtuoso di generazione di energia.
Non si può dimenticare in questo censimento di progetti di produzione di bioelettricità il progetto europeo Plantoid di ITT (Istituto Italiano di Tecnologia) che si muove in ben altra direzione: realizzare una pianta robot capace di generare elettricità sfruttando il movimento delle foglie per l'azione del vento, le particolari strutture delle foglie essendo capaci di convertire in energia le forze meccaniche esercitate dal vento.
Secondo i primi risultati ogni foglia potrà produrre 150 volt con i quali accendere simultaneamente 100 lampadine a led.
Luigi Campanella - Ecoitaliasolidale
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