Le tre forme di energia di VERE rinnovabili che hanno mantenuto in piedi TUTTE le civiltà del passato sono: la democratica energia solare, le biomasse (per cibo e costruzioni)ed infine l’energia MUSCOLARE (umana e animale) che utilizza preferibilmente semplici strumenti autoprodotti. Questa ultima forma di energia non è MAI citata nella tassonomia delle rinnovabili dai sapientoni delle energie tecnocratiche di transizione (eolico, fotovoltaico, idroelettrico, etc) costruite e mantenute anche attualmente dall’80% di energia fossile.
Vedi l'immagine e una frase di Carlo Petrini: solo la zappa ci salverà. Infatti sono d’accordo con te e con lui sulla millenaria centralità della stalla nell’organizzazione agricola di sussistenza a ciclo chiuso (letame, cibo, energia muscolare animale).
La conversione sarà un problema, perchè attualmente abbiamo nel terziario parassita (i servizi) il 70% del PIL e della popolazione, mentre fino agli anni ’50 la struttura sociale era capovolta col 70% in agricoltura di sussistenza, settore primario che entrava molto poco nel PIL perchè si manteneva con le autoproduzioni (autopoiesi). Mentre attualmente il terziaro dipende sostanzialmente dai salari (allopoiesi).
Una differenza enorme da punto di vista della resilienza sociale basata sui servizi della natura (overshoot day a luglio) e non dai fossili.
La conversione dal capital intensive al manpower intensive sarà dolorosa anche perchè c’è un fortissimo gap culturale tra vecchie e nuove generazioni.
“L’olio di gomito” detto anche sudore è rifuggito.
Cari saluti, Gianluigi Salvador
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