giovedì 8 agosto 2024

Dolores Prato ci insegna a rispettare le piante spontanee di Treia...



Oggi, uscendo di casa, ho notato che il Comune di Treia, ha effettuato "il disseccamento" delle piantine selvatiche cresciute sul muretto nei pressi del Palazzo Vescovile. Ricordo che tempo fa  stavo leggendo "Giù la piazza non c'è nessuno" di Dolores Prato e sono incappata nella descrizione di alcune piante che stavano nella "Casa del suffragio", tra cui sono rimasta incuriosita dal nome di un'erba chiamata  Dittamo.  Così ho guardato su internet per avere qualche notizia. 

Oltre alla descrizione ed alle foto della pianta mi ha colpito questo capitoletto su Wikipedia sulle citazioni della pianta in letteratura: "Dittamo: una lirica di Giovanni Pascoli, tratta dalla raccolta Myricae, allude a proprietà emostatiche attribuitegli dalla medicina popolare.


Questa pianta viene anche menzionata nel Giornalino di Gian Burrasca,  quando racconta di come Gianburrasca, nascosto sotto la finestra in giardino, prepara uno scherzo alla zia Bettina facendole credere in una crescita improvvisa della pianta di dittamo da lei coltivata con tanta dedizione sul bordo esterno della finestra. Per simulare una rapida crescita, Giamburrasca si serve di un bastoncino infilato dal buco del vaso e legato al tronco della pianta. La zia Bettina, particolarmente impressionata dall'evento della rapidissima crescita della pianta, gli attribuisce un significato miracoloso, scorgendovi una manifestazione dello spirito del defunto e adorato marito Ferdinando, che gli aveva regalato il dittamo alla sua festa.

Nella saga di Harry Potter, l'essenza di Dittamo, guarisce istantaneamente le bruciature e cicatrizza rapidamente tagli e abrasioni. Tre gocce su una ferita aperta sono in grado di fermare l’emorragia e creare uno strato sottile di pelle nuova". 

Parlando con Paolo, Saul Arpino, lui, fresco di lettura del Giornalino di Gianburrasca, mi ha riferito alcune inesattezze, per esempio che Ferdinando non era il marito, ma l'amante. Chissà se quando Paolo ha dovuto trovare il nome per il suo Giornaletto di Saul, questo non gli sia stato suggerito incosciamente proprio da Giornalino di Gianburrasca, un po' pestifero come Giannino Stoppani lo è stato anche lui...

Caterina Regazzi




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